Eugenio Salomone Camerini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Donne illustri: sic arcaismi
→‎Donne illustri: altra su Eleonora
Riga 16:
 
*{{NDR|Eleonora d'Arborea}} Tanta era l'inclinazione sua alle armi, che, secondo si ritrae dal biografo di lei don Giovanni Cupello di Oristano, non ancora quattordicenne si finse oppressa da mal di capo, e rimasta sola nel suo palagio, avvicinossi al soldato di guardia con maniere dolci ed amabili richiedendogli la lancia; ma negandola lui, la richiese con voce più severa, e {{sic|niegatale}} ancora la seconda e la terza volta, gli diede un pugno sì forte nella mano, che lasciò scappare la lancia. La prese ella tosto, e a lui voltasi gli chiese perdono dell'insulto; e mostrando gran contento ed allegria di stringere quell'arme si {{sic|fé}} a pregarlo che volesse ammaestrarla a ben maneggiare lancia e spada, non senza minacciarlo della sua {{sic|indegnazione}} se ogni giorno di nascosto non la istruisse. (p. 111)
 
*Una peste letale nel 1404 desolava la Sardegna coprendola di orrenda strage, e la morte entrata in Oristano mieteva moltitudine di vittime. Allora la guerriera e la legislatrice {{NDR|Eleonora d'Arborea}} tutta fu intesa a provveder spedali, ad accorrere con medici e farmachi dove più il morbo infieriva e qui assisteva ai miseri appestati, là ricoverava gli orfani, largheggiando di affetti e soccorsi, e tale divenne che oggi sarebbe sembrata una delle più zelanti suore di carità che vanno fra gl'infermi dei due mondi, angeli della misericordia a confortare le miserie umane. (pp. 113-114)
 
==Note==