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→‎I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848: riunifico le citazioni all'interno dell'incipit
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==''I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848''==
===[[Incipit]]===
I frutti della [[libertà]], di cui ora godiamo, furono coltivati sul nostro suolo con lunghi e mortali dolori. Non {{sic|havvi}} quasi paese straniero che non fosse pieno dei nostri {{sic|esilii}}, che non vedesse Italiani accorrenti a combattere pei diritti dei popoli. In Italia non vi è carcere non santificato dai patimenti degli uomini più generosi; non vi è palmo di terreno non bagnato dal sangue dei Martiri della libertà. Il martirio fu perpetuo tra noi: i padri lo lasciarono ai figli, i quali accettarono arditamente l'eredità, e la tramandarono alle generazioni novelle. I nostri in ogni tempo protestarono, morendo, contro la tirannide che opprimeva la patria, e spirarono fermamente credendo che il loro sangue sarebbe fecondo di libera vita ai futuri. <!-- (vol. I, Introduzione, p. XI) -->
 
===Citazioni===
*Il [[martirio]] fu perpetuo tra noi: i padri lo lasciarono ai figli, i quali accettarono arditamente l'eredità, e la tramandarono alle generazioni novelle.
*Non vi è palmo di terreno non bagnato dal sangue dei martiri della libertà.
 
==Note==