Richard von Krafft-Ebing: differenze tra le versioni

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[[File:Richard v. Krafft-Ebing.jpg|thumb|Richard von Krafft-Ebing]]
'''Richard von Krafft-Ebing''' (1840 – 1902) – psichiatra e neurologo tedesco naturalizzato austriaco.
 
==Citazioni di Richard von Krafft-Ebing==
*La storia della [[Psichiatria forense|Psicopatologia forense]] come scienza comincia soltanto dall'epoca in cui la psichiatria era giunta a tale da istituire una diagnosi scientifica ed era in grado di distinguere un pazzo da un delinquente e da uno {{sic|cosidetto}} stregato, ed in cui la scienza del Giure sostituì alla considerazione obiettiva del diritto ed alla valutazione del grado di colpabilità in proporzione del danno materiale arrecato, l'elemento subiettivo dell'azione volontaria illegale e libera.<ref>Da ''[https://archive.org/details/bub_gb_nQ4wAQAAMAAJ/page/n5/mode/1up Trattato di psicopatologia forense]'', traduzione di Lorenzo Borri, Fratelli Bocca editori, Torino, 1897, Introduzione, p.1.</ref>
 
*Come [[Cesare Lombroso|Lombroso]] ed altri hanno acutamente dimostrato, la bramosia di [[Riformismo|riformare]] da capo a fondo le cose come si trovano è propria tanto degli uomini di genio quanto dei pazzi. È bensì vero che raramente si è nel primo caso; molto frequentemente invece si verifica il secondo [...].<ref>Da ''Trattato di psicopatologia forense'', traduzione di Lorenzo Borri, Fratelli Bocca editori, Torino, 1897, cap. IX, p. 184.</ref>
 
*Lombroso [...] richiama di recente l'attenzione sul fatto interessante, che molti dei [[Rivoluzione|ribelli alla società]], comunardi, anarchici, capi di sommosse, tanto delle epoche passate quanto dei nostri tempi, al cimento antropologico e psichiatrico {{sic|resultano}} come individui affetti da tara psichica, come dei degenerati, e che in essi v'è un ''per cento'' di individui che furono decisamente pazzi o che in seguito piombarono nella pazzia.<ref>Da ''Trattato di psicopatologia forense'', traduzione di Lorenzo Borri, Fratelli Bocca editori, Torino, 1897, cap. IX, p. 185.</ref>
 
==''Trattato clinico pratico delle malattie mentali''==
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*Il solo incrociamento della razza non estingue il [[cretinismo]], ma è necessaria la lontananza assoluta della famiglia dal luogo dell'endemia. Ciò trova controllo nell'altro fatto che dei genitori sani recatisi nei luoghi endemici, possono creare dei figli cretini. Del resto due generazioni di cretinismo di alto grado non si succedono poiché gli uomini sono quasi sempre impotenti e le donne sterili. (vol. II, Appendice, pp. 446-447)
 
==''Trattato di psicopatologia forense''==
*La storia della [[Psichiatria forense|Psicopatologia forense]] come scienza comincia soltanto dall'epoca in cui la psichiatria era giunta a tale da istituire una diagnosi scientifica ed era in grado di distinguere un pazzo da un delinquente e da uno {{sic|cosidetto}} stregato, ed in cui la scienza del Giure sostituì alla considerazione obiettiva del diritto ed alla valutazione del grado di colpabilità in proporzione del danno materiale arrecato, l'elemento subiettivo dell'azione volontaria illegale e libera.<ref>Da ''[https://archive.org/details/bub_gb_nQ4wAQAAMAAJ/page/n5/mode/1up Trattato di psicopatologia forense]'', traduzione di Lorenzo Borri, Fratelli Bocca editori, Torino, 1897, (Introduzione, p.1.</ref>)
 
*Come [[Cesare Lombroso|Lombroso]] ed altri hanno acutamente dimostrato, la bramosia di [[Riformismo|riformare]] da capo a fondo le cose come si trovano è propria tanto degli uomini di genio quanto dei pazzi. È bensì vero che raramente si è nel primo caso; molto frequentemente invece si verifica il secondo [...].<ref>Da ''Trattato di psicopatologia forense'', traduzione di Lorenzo Borri, Fratelli Bocca editori, Torino, 1897, (cap. IX, p. 184.</ref>)
 
*Lombroso [...] richiama di recente l'attenzione sul fatto interessante, che molti dei [[Rivoluzione|ribelli alla società]], comunardi, anarchici, capi di sommosse, tanto delle epoche passate quanto dei nostri tempi, al cimento antropologico e psichiatrico {{sic|resultano}} come individui affetti da tara psichica, come dei degenerati, e che in essi v'è un ''per cento'' di individui che furono decisamente pazzi o che in seguito piombarono nella pazzia.<ref>Da ''Trattato di psicopatologia forense'', traduzione di Lorenzo Borri, Fratelli Bocca editori, Torino, 1897, (cap. IX, p. 185.</ref>)
 
==Citazioni su Richard von Krafft-Ebing==
*Il concetto della degenerazione serve di pernio alla classificazione di {{maiuscoletto|Krafft-Ebing]}}, che dal 1880 al 1890 fu in gran favore presso le scuole tedesche ed italiane di psichiatria e che è tra le più complete ed appropriate. I confini tra le varie psicosi vi sono felicemente determinati; la psicosi delle idee fisse (ora a base nevrastenica, ora a base degenerativa) si stacca con vigore dalla paranoia, secondo quanto ci fu insegnato da {{maiuscoletto|Westphal}}; ed hanno il loro posto le psicosi rare, come la pazzia ragionante, o d'interpretazione difficile, come la pazzia morale. Ma non tutti gli errori tradizionali della psichiatria sono rettificati. ([[Eugenio Tanzi]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Richard von Krafft-Ebing, ''[https://archive.org/details/trattatoclinicop02kraf/page/n6/mode/1up Trattato clinico pratico delle malattie mentali]'', traduzione di Silvio Tonnini e Giuseppe Amadei, vol. II, Fratelli Bocca librai, Torino, 1886, vol. II
*Richard von Krafft-Ebing, ''[https://archive.org/details/bub_gb_nQ4wAQAAMAAJ/page/n5/mode/1up Trattato di psicopatologia forense]'', traduzione di Lorenzo Borri, Fratelli Bocca editori, Torino, 1897.
 
==Altri progetti==