Buda (folklore): differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Anche in Somalia ci sono uomini che si sono potuti trasformare in iene? Li abbiamo anche in Etiopia! ([[Maaza Mengiste]])
*Il ''Buda'', dunque, è un fabbro il quale, bevuto un decotto di certa erba, che veramente cagiona l'ebrietà e, in forti dosi, perfino il delirio, piglia di notte le forme di iena e se ne va in giro a fare incantesimi; le eclampsie, le epilessie, le convulsioni isteriche, il ballo di San Vito, tutti malefizi del ''Buda''. ([[Ferdinando Martini]])
*L'Etiopia cristiana e non-cristiana era (e certo rimane ancor oggi) la patria d'elezione dei ''būda'', i nefandi uomini-iena: ai nostri scettici occhi di Europei creature immaginarie, ma realisticamente esistenti stando alla diffusa credenza abissina. Sono esseri che di giorno hanno normale aspetto umano, ma che per sortilegio di notte si trasformano in iene, e nell'oscurità attaccano e divorano i viandanti isolati. Sospettando la nostra incredulità al riguardo, alcuni informatori locali fornirono precisazioni. Di alcuni ''būda'' si conosce con certezza preciso nome e indirizzo. Lo rivelano, verificate da testimoni di piena fiducia, le lunghe serie di orme di iena che dalla macchia talora si osservano condurre direttamente fino alla porta di casa del tristo personaggio: perché la notte precedente questi è tornato a casa ancora in forma di bestia, ritrasformandosi in uomo solo dopo avere in segreto varcata la soglia. Ma la sinistra verità viene spesso per paura tenuta segreta anche da chi ha avuto la sorte di scoprirne e individuarne le tracce rivelatrici. Se ne parla solo in prudente bisbiglio, con persone fidate. ([[Bernardo Bernardi]])