Guido Baccelli: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Guido Baccelli==
*Il Governo faccia dei cittadini e dei buoni soldati; questo è il debito suo! Gli avvocati, i medici, i matematici, i professori li faccia chi vuole o si facciano da sé, e si trovino la scuola, che credono migliore [...].<ref>Da un discorso del 14 marzo 1891; citato in [[Giuseppe Sanarelli]], ''Guido Baccelli uomo politico e medico sociale'', Amministrazione del Giornale "Il Policlinico", Roma, 1916, [https://archive.org/details/x47guidobaccelliuomopoliticoemedicosociale/page/n7/mode/1up p. 6].</ref>
 
*Laddove la [[malaria]] è continua, la vita degli umani n'è grandemente scorciata. Nei paesi che circondano le [[Agro Pontino|paludi pontine]], è frequentissimo trovare le donne che sono colà casalinghe, né scendono alla coltivazione dei campi, due o tre volte vedovate. Ma pur esse, le poverette, sebbene risparmino al paragone dei consorti la vita, pagano assai grave tributo; conciossiaché troppo veloce trapassi la giovinezza loro e le si veggano ad onta del poco numero degli anni, tra le cascaggini di una vecchiezza anticipata. E poi miserando spettacolo quello che offre l'abituro del contadino, costretto dalla necessità del mestiere a travagliarsi in mezzo a lande inospitali. Dal bimbo all'adulto, tutti colla febbre nelle ossa, grami e macilenti versare più largo sudore per accattarsi, meglio che il pane, la china.<ref>Citato in [[Luigi Devoto]], ''La medicina politica di Guido Baccelli'', Casa editrice dottor Francesco Vallardi, Milano, 1916, [https://archive.org/details/x43lamedicinapoliticadiguidobaccelli/page/n8/mode/1up pp. 7-8].</ref>