Guido Baccelli: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Guido Baccelli==
*Baccelli volle sempre vedere al di là del caso presente; oltrepassare l'individuo; riunire più individui e per questo fu clinico veramente generale: fu sempre divisa sua di mostrare, inculcare che tutto lo scibile medico deve convergere, presto o tardi, verso la protezione dei più, ed è presso i più che per lui debbono particolarmente riunirsi od affiatarsi la medicina e la igiene cola sua derivazione: ''igiene medico-sociale'', per rimettere allo Stato più copiosi i frutti, provati e riprovati, dei loro studi. ([[Luigi Devoto]])
 
*{{maiuscoletto|Guido Baccelli}} fu un uomo politico che sentì ed amò con fervore sincero il mondo latino, che sentì romanamente e che, perciò, poteva dire più e meglio di ogni altro appartenente alla Nazioni neo-latine: ''latinus, latine loquor''. ([[Giuseppe Sanarelli]])
 
*Il prof. Guido Baccelli ({{sic|1832}}-1916), medico e uomo politico, usava spesso la lingua latina, perché (diceva), essendo egli romano doveva parlare nella lingua dell'Urbe. Tommaso Tittoni, suo collega al Senato, ricordava che se Baccelli difendeva gli interessi dell'agricoltura esclamava: ''Omnium rerum ex quibus aliquid acquiritur nihil est agricultura melius''. Se proclamava la bonifica delle paludi pontine, apostrofava i colleghi col: ''Siccentur pomptinae paludes tamtunque agri reddatur Italiae''. Propugnava la piccola proprietà col ''Latifundia Italian perdidere''; e riassumeva il suo programma nel riunire ''res olim dissociabiles, principatum ac libertatem''.<br>Era una posa, certo, ma una posa simpatica. Di lui dicevano scherzando: «Cura i suoi pazienti in latino e li manda all'altro mondo in italiano». ([[Dino Provenzal]])