Libri dei Re: differenze tra le versioni
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*Elia gli disse {{NDR|a Eliseo}}: "Rimani qui, perché il Signore mi manda al [[Giordano (fiume)|Giordano]]". Quegli rispose: "Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò". E tutti e due si incamminarono. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono a distanza; loro due si fermarono sul Giordano. Elia prese il mantello, l'avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto. Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: "Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te". Eliseo rispose: "Due terzi del tuo spirito diventino miei". Quegli soggiunse: "Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso". Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: "Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere". E non lo vide più. (II, 2, 6 – 12)
*Eliseo disse: "[...] Ora cercatemi un suonatore di [[cetra]]". Mentre il suonatore arpeggiava, cantando, la mano del Signore fu sopra Eliseo. (II, 3, 14 – 15)
*Nell'anno
*Nell'anno decimosecondo di Ioram figlio di Acab, re di Israele, divenne re [[Acazia (re di Giuda)|Acazia]] figlio di [[Ioram (re di Giuda)|Ioram]], re di Giuda. Quando divenne re, Acazia aveva ventidue anni; regnò un anno in Gerusalemme. Sua madre si chiamava [[Atalia di Giuda|Atalia]], figlia di [[Omri]] re di Israele. Imitò la condotta della casa di Acab; fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto la casa di Acab, perché era imparentato con la casa di Acab. Egli con Ioram figlio di Acab andò in guerra contro Cazaèl re di Aram, in Ramot di Gàlaad; ma gli Aramei ferirono Ioram. Allora il re Ioram andò a curarsi in Izrèel per le ferite ricevute dagli Aramei in Ramot, mentre combatteva contro Cazaèl re di Aram. Acazia figlio di Ioram, re di Giuda, scese a visitare Ioram figlio di Acab in Izreèl, perché costui era malato. (II, 8, 25 – 29)
*Quando [[Ioram (re d'Israele)|Ioram]] vide [[Jehu|Ieu]], gli domandò: "Tutto bene, Ieu?". Rispose: "Sì, tutto bene, finché durano le prostituzioni di [[Gezabele]] tua madre e le sue numerose magie". Allora Ioram si volse indietro e fuggì, dicendo ad [[Acazia (re di Giuda)|Acazia]]: "Siamo traditi, Acazia!". Ieu, impugnato l'arco, colpì Ioram nel mezzo delle spalle. La freccia gli attraversò il cuore ed egli si accasciò sul carro. Ieu disse a Bidkar suo scudiero: "Sollevalo, gettalo nel campo che appartenne a Nabòt di Izreèl; mi ricordo che una volta, mentre io e te eravamo sullo stesso carro al seguito di suo padre Acab, il Signore proferì su di lui questo oracolo: Non ho forse visto ieri il sangue di Nabòt e il sangue dei suoi figli? Oracolo del Signore. Ti ripagherò in questo stesso campo. Oracolo del Signore. Sollevalo e gettalo nel campo secondo la parola del Signore". Visto ciò, Acazia re di Giuda fuggì per la strada di Bet-Gan; Ieu l'inseguì e ordinò: "Colpite anche costui". Lo colpirono sul carro nella salita di Gur, nelle vicinanze di Ibleam. Egli fuggì a Meghìddo, ove morì. I suoi ufficiali lo portarono a Gerusalemme su un carro e lo seppellirono nel suo sepolcro, vicino ai suoi padri, nella città di Davide. (II, 9, 22 – 28)
[[File:The Death of Jezebel.jpg|thumb|''La morte di Gezabele'' ([[Gustave Doré]], 1866)]]
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