Peter Singer: differenze tra le versioni

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*La gente ha abbastanza buon senso da capire che i "morti cerebrali" non sono veramente morti. La [[morte cerebrale]] non è altro che una comoda finzione. Fu proposta e accettata perché rendeva possibile il [[trapianto|procacciamento di organi]].<ref>Citato in [[Stefano Lorenzetto]], ''[http://www.ilgiornale.it/news/quei-dubbi-sulla-morte-censurati-40-anni.html Quei dubbi sulla morte censurati da 40 anni]'', ''il Giornale.it'', 4 settembre 2008.</ref>
*Le forme di [[allevamento intensivo]] rappresentano una applicazione scientifica e tecnologica dell'atteggiamento secondo cui gli animali sono per noi dei semplici oggetti da usare. Per avere sulla tavola carne a un prezzo contenuto, la nostra società tollera metodi di allevamento che costringono animali dotati della capacità di sentire a vivere ammucchiati in condizioni intollerabili per l'intera durata della loro esistenza.<ref>Da ''Etica pratica'', traduzione di Giampaolo Ferranti, Liguori, Napoli, 1989, p. 63. ISBN 88-207-1688-7</ref>
*Non c'è stato alcun terreno scivoloso verso il disastro [...] nell'assistenza medica alla morte in altri Paesi.<ref>Citato in ''Come funziona la filosofia'', a cura di Marcus Weeks, traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2020, p. 193. ISBN 9788858025598</ref>
*Sono [[vegetarianismo|vegetariano]] in quanto [[utilitarismo|utilitarista]]. Credo che l'applicazione del principio di utilità alla nostra attuale situazione – specialmente con riguardo ai metodi oggi utilizzati per allevare animali a fini alimentari e alla varietà di cibo a nostra disposizione – porti alla conclusione che dovremmo essere vegetariani.<ref>Da ''Utilitarismo e vegetarianesimo'', in Aa. Vv., ''Etica e animali'', traduzione di Brunella Casalini, Liguori Editore, Napoli, 1998, p. 253. ISBN 88-207-2686-6</ref>
*Un [[animale]] può soffrire di più proprio a causa della sua limitata capacità di comprensione.<ref>Citato in de Mori, p. 69.</ref>