John Stuart Mill: differenze tra le versioni

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*Chiedetevi se siete [[felici]] e cesserete di esserlo.<ref>Da ''Autobiografia''.</ref>
*Dato per certo che una qualche pratica causa più dolore agli [[animale|animali]] di quanto piacere dia agli uomini, questa pratica è morale o immorale? E se gli esseri umani, esattamente nella misura in cui si liberano dai vincoli dell'egoismo, non risponderanno ad una sola voce «immorale», che la moralità del principio di utilità sia per sempre condannata.<ref>Da ''Dr. Whewell on Moral Philosophy'', 1852; citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 2, Isonomia editrice, Este, 1994, pp. 823-824.</ref>
*È meglio essere un uomo malcontento che un maiale soddisfatto, essere [[Socrate]] infelice piuttosto che un imbecille contento, e se l'imbecille e il maiale sono d'altro avviso ciò dipende dal fatto che vedono solo un lato della questione.<ref>Da ''L'Utilitarismo''.</ref>
*Gli uomini [[bontà e cattiveria|malvagi]] non hanno bisogno che di una cosa per raggiungere i loro scopi, cioè che gli uomini [[bontà e cattiveria|buoni]] guardino e non facciano nulla.
:''Bad men need nothing more to compass their ends, than that good men should look on and do nothing.''<ref>{{en}} Da un discorso inaugurale del 1867 all'Università di St. Andrews; citato in ''[http://quoteinvestigator.com/2010/12/04/good-men-do/ The Only Thing Necessary for the Triumph of Evil is that Good Men Do Nothing]'', ''QuoteInvestigator.com'', 4 dicembre 2010.</ref>
*Il criterio [[utilitarismo|utilitaristico]] della buona condotta non è la felicità personale di chi agisce, ma la felicità di tutti gli interessati. Tra la felicità propria e quella degli altri, l'utilitarismo richiede che colui che agisce sia rigorosamente imparziale quanto disinteressato e benevolo spettatore. [...] Fare agli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a noi<ref>Cfr. [[Etica della reciprocità]].</ref> ed amare il prossimo come noi stessi costituisce la perfezione ideale della morale utilitaristica.<ref>Da ''L'Utilitarismo'', traduzione di Enrico Musacchio, Cappelli, Bologna, 1981, p. 68.</ref>
*Il senso del governo rappresentativo è che tutto il popolo o una numerosa parte di esso eserciti, tramite deputati periodicamente eletti, il potere di controllo ultimo che in ogni costituzione deve trovare il suo soggetto. Deve possedere tale potere nella sua pienezza. Deve essere padrone, a suo piacimento, di tutte le funzioni del governo.<ref>Da ''Considerazioni sul governo rappresentativo'', p. 82.</ref>
*Io sono ben lontano dal biasimare che, in caso di urgente necessità, si ricorra al potere assoluto sotto una forma di [[dittatura temporanea]].<ref>Citato in Domenico Losurdo, ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, [https://books.google.it/books?id=ZGiODAAAQBAJ&pg=PT190 p. 190]. ISBN 88-581-1834-0</ref>
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*Una persona che ha una convinzione è una forza sociale pari a 99 persone che hanno solo interessi.
:''One person with a belief is a social power equal to ninety-nine who have only interests''.<ref>Da "On Representative Government", in ''Three Essays: On Liberty; Representative Government; The Subjection of Women'', Oxford University Press, 1975, cap. I: "To What Extent Forms of Government Are a Matter of Choice", p. 155. ISBN 0-19-283013-9</ref>
 
==''L'Utilitarismo''==
*Credo che i sentimenti morali non siano innati ma acquisiti.<ref>Citato in ''Come funziona la filosofia'', a cura di Marcus Weeks, traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2020, p. 174. ISBN 9788858025598</ref>
*È meglio essere un uomo malcontento che un maiale soddisfatto, essere [[Socrate]] infelice piuttosto che un imbecille contento, e se l'imbecille e il maiale sono d'altro avviso ciò dipende dal fatto che vedono solo un lato della questione.<ref>Da ''L'Utilitarismo''.</ref>
*Il criterio [[utilitarismo|utilitaristico]] della buona condotta non è la felicità personale di chi agisce, ma la felicità di tutti gli interessati. Tra la felicità propria e quella degli altri, l'utilitarismo richiede che colui che agisce sia rigorosamente imparziale quanto disinteressato e benevolo spettatore. [...] Fare agli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a noi<ref>Cfr. [[Etica della reciprocità]].</ref> ed amare il prossimo come noi stessi costituisce la perfezione ideale della morale utilitaristica.<ref>Da ''L'Utilitarismo'', traduzione di Enrico Musacchio, Cappelli, Bologna, 1981, (p. 68.</ref>)
 
==''Saggio sulla libertà''==
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==Bibliografia==
*John Stuart Mill, ''Considerazioni sul governo rappresentativo'', a cura di P. Crespi, Bompiani, Milano 1946.
*John Stuart Mill, ''L'Utilitarismo'', traduzione di Enrico Musacchio, Cappelli, Bologna, 1981.
*John Stuart Mill, ''La libertà, L'utilitarismo, L'asservimento delle donne'', traduzione di E. Mistretta, Rizzoli, Milano 1999.
*John Stuart Mill, ''La libertà'', traduzione di Enrico Mistretta, RCS Quotidiani, 2010.