Enzo Bettiza: differenze tra le versioni

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*Detesto la parola "territorio", mi fa venire in mente la mafia. Non esistono partiti territoriali né partiti cosmici.
*Se sogno la mia balia Mare, sogno in serbocroato. Se sogno le Poljakove, madre e figlia, che mi ospitarono a Mosca quando [[Giulio De Benedetti]] mi licenziò dalla Stampa e mi tolse casa, sogno in russo. Se sogno [[Simone Veil]], cui fui molto vicino all' Europarlamento, sogno in francese. Ma se sogno mio padre, sogno in dialetto veneto.
 
{{Int|Da ''[https://www.lastampa.it/opinioni/editoriali/2011/10/05/news/putin-sogna-di-resuscitare-l-urss-1.36923387 Putin sogna di resuscitare l'Urss]'', ''La Stampa'', 5 ottobre 2011}}
*Questa sorta di riviviscenza o di «copia e incolla», con espedienti e finzioni interdoganali, di uno spazio storico dissolto dai crolli comunisti suggerisce il dubbio che il premier Putin stia cercando di surrogare l’Unione Sovietica pesante d’una volta con una sorta di «Urss leggera»: non più basata sull’ideologia delle tonnellate, sul mito e l’incubo dell’acciaio, bensì sugli oleodotti energetici, gli investimenti stranieri, la mobilità del lavoro, il benessere anziché la miseria e spesso la quasi schiavitù degli operai. Sarà.
*Fino a ieri molti credevano che il presidente Dmitry Medvedev, dimissionario in anticipo sui tempi legislativi, non fosse un fantoccio nelle mani del suo mèntore e padrone. Lo si dipingeva come un liberale in salita, uomo di riforme, in procinto di emanciparsi dal suo principe elettore e, in certi casi, perfino di opporglisi. Solo chiacchiere.
*Oggi il volto sorridente e rassicurante del presidente Medvedev ci appare simile alla faccia intensamente dipinta di una matrioska che al proprio interno conteneva da sempre, fin dall’inizio, dal 2008, la grinta gelida dello zar autentico di tutte le Russie.
 
{{Int|Da ''La rivolta siriana, Assad l’assassino tollerato'', ''La Stampa'', 18 marzo 2012}}