Isidoro Carini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
altra su Leonardo Di Capua
sistemo nuova sezione
Riga 1:
[[File:Isidoro Carini 6.jpg|thumb|Isidoro Carini (1890)]]
'''Isidoro Carini''' (1843 – 1895), religioso, docente, storiografo e paleografo italiano.
 
==Citazioni di Isisoro Carini==
*Mente vasta e perspicace, libero e vivace animo, indipendenza di giudizio, ma un po' sul fare del Telesio e del Campanella, spirito irrequieto, penetrante, avido di sapere, dottrina rara in fatto di filosofia, matematica, letteratura mostrò [[Leonardo Di Capua|{{sic|Lionardo}} di Capua]] [...].<ref>Da ''[https://archive.org/details/larcadiadal1690a01cari/page/n8/mode/1up L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche]'', vol. I, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma, 1891, p. 522.</ref>
 
*In gioventù {{NDR|Lionardo di Capua}} verseggiò, come tutti allora facevano. Scrisse nientemeno che duemila sonetti amorosi, ma non sul fare del Marini, dell'Achillini e del Preti (allora tanto in voga) bensì secondo il dolce, e maestoso poetare del Petrarca, del Casa, del Guicciardini, e di Angelo di Costanzo. Compose anche due tragedie ''Il Martirio di S. Tecla'', e ''Il martirio di S. Caterina''; una favola boschereccia, ed alcune commedie in buon idioma toscano, e piene di sale plautino. Ma tutto andò perduto in occasione di un suo viaggio da Bagnuolo a Napoli, allo scopo di stamparvi le dette sue opere letterarie, e mentre traversava a cavallo la montagna detta ''Croci''. I ladri di tutti i suoi manoscritti, e di ogni altro aver suo spogliarono il giovine ansioso di gloria, e questi a più severi studî si converse, spezzando la cetra.<ref>Da ''L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche'', vol. I, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma, 1891, pp. 522-523.</ref>
 
*I buoni medici pratici, i clinici non offuscati da' bagliori de' sistemi non hanno mai inteso di fare del [[salasso]] l'assoluto rimedio antiflogistico; lo hanno bensì conservato per certe contingenze. Ed oggi la ''minutio sanguiis'', cotanto oppugnata e vilipesa quale sussidio curativo, è risorta con le commendatizie della scuola esperimentale, colla sanzione della fisiologia e della patologia, ed anche come espediente nutritivo e riparatore.<ref>Da ''L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche'', vol. I, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma, 1891, p. 525.</ref>
 
==''Cesare Cantù. Educatore, storico, letterato''==
Line 20 ⟶ 13:
*Il Nostro {{NDR|Cesare Cantù}} intende a stabilire i fatti, e vagliarli con critica, per farci conoscere quello che è stato, non già quello che vorremmo noi. Se non sempre ha raggiunto siffatto scopo, se l'è almeno proposto, e vi è andato dietro amorosamente, il che gli sarà sempre di grande onore. Si può, senza dubbio, e si {{sic|dee}}, in molte cose, dissentire da lui; ma convien pure riconoscere, ch'egli s'ispira sempre ad alti ideali, e considera la storia, meglio ancora che un'arte, un ministero civile, al quale niuno dovrebbe mai appressarsi, come il sacerdote all'altare, senza la purificazione. (cap. VI, p. 20)
 
==''L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche''==
==Note==
*Mente vasta e perspicace, libero e vivace animo, indipendenza di giudizio, ma un po' sul fare del Telesio e del Campanella, spirito irrequieto, penetrante, avido di sapere, dottrina rara in fatto di filosofia, matematica, letteratura mostrò [[Leonardo Di Capua|{{sic|Lionardo}} di Capua]] [...].<ref>Da ''[https://archive.org/details/larcadiadal1690a01cari/page/n8/mode/1up L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche]'', (vol. I, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma, 1891, p. 522.</ref>)
<references />
 
*In gioventù {{NDR|Lionardo di Capua}} verseggiò, come tutti allora facevano. Scrisse nientemeno che duemila sonetti amorosi, ma non sul fare del Marini, dell'Achillini e del Preti (allora tanto in voga) bensì secondo il dolce, e maestoso poetare del Petrarca, del Casa, del Guicciardini, e di Angelo di Costanzo. Compose anche due tragedie ''Il Martirio di S. Tecla'', e ''Il martirio di S. Caterina''; una favola boschereccia, ed alcune commedie in buon idioma toscano, e piene di sale plautino. Ma tutto andò perduto in occasione di un suo viaggio da Bagnuolo a Napoli, allo scopo di stamparvi le dette sue opere letterarie, e mentre traversava a cavallo la montagna detta ''Croci''. I ladri di tutti i suoi manoscritti, e di ogni altro aver suo spogliarono il giovine ansioso di gloria, e questi a più severi studî si converse, spezzando la cetra.<ref>Da ''L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche'', (vol. I, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma, 1891, pp. 522-523.</ref>)
 
*I buoni medici pratici, i clinici non offuscati da' bagliori de' sistemi non hanno mai inteso di fare del [[salasso]] l'assoluto rimedio antiflogistico; lo hanno bensì conservato per certe contingenze. Ed oggi la ''minutio sanguiis'', cotanto oppugnata e vilipesa quale sussidio curativo, è risorta con le commendatizie della scuola esperimentale, colla sanzione della fisiologia e della patologia, ed anche come espediente nutritivo e riparatore.<ref>Da ''L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche'', (vol. I, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma, 1891, p. 525.</ref>)
 
==Bibliografia==
*Isidoro Carini, ''[https://archive.org/details/cesarecanteduca00carigoog/page/n8/mode/2up Cesare Cantù. Educatore, storico, letterato]'', Discorso tenuto alla Società degli Arcadi, Roma 19 gennaio 1894; in ''Cesare Cantù. Giudizi'', Unione tipografica-editrice, Torino, 1894.
*Isidoro Carini, ''[https://archive.org/details/larcadiadal1690a01cari/page/n8/mode/1up L'Arcadia dal 1690 al 1890. Memorie storiche]'', vol. I, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, Roma, 1891.
 
==Altri progetti==