Troy: differenze tra le versioni

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*'''Messo''': Il re Agamennone mi manda... a dirti... che tu devi... <br/>'''Achille''': Parlerò col tuo re domattina... <br/>'''Messo''': Ma, mio signore, è mattina. Ti stanno aspettando. È vero quello che dicono di te? Dicono che tua madre è una dea immortale. E che nessuno ti può uccidere! <br/>'''Achille''': Allora farei a meno dello scudo, non credi? <br/>'''Ragazzo''': Ma il tessagliano che affronterai è l'uomo più grosso che abbia mai visto. Io non mi batterei con lui. <br/>'''Achille''': Ecco perché nessuno ricorderà il tuo nome.
 
*'''Agamennone''' {{NDR|ad Achille, irritato per il suo ritardo nel combattimento con il campione dei tessaglieni}}: Dobbiamo fare la guerra domani, quando sarai più riposato? Dovrei farti frustare per la tua impudenza! <br/>'''Achille''' {{NDR|girandosi e andando via}}: Combatti tu allora! <br/>'''Nestore''': Achille, Achille! Guarda in faccia i soldati. Puoi salvare centinaia di loro. Puoi porre fine a questa guerra con un colpo della tua spada. Pensa solo a quante canzoni canteranno in tuo onore. Fa' che tornino alle loro mogli. <br/>'''Achille''' {{NDR|tornando indietro per combattere, passando davanti ad Agamennone}}: Immagina un re che combatte le sue battaglie. Sarebbe un evento raro! <br/>'''Agamennone''' {{NDR|a Nestore, riferendosi ad Achille}}: Di tutti i guerrieri amati dagli dei, lui è quello che odio di più.<br/>'''Nestore''': Lui ci serve, mio re.<br/>'''Agamennone''': Per ora.
 
*'''Elena''' {{NDR|a Paride, che entra nella sua stanza}}: Non dovresti essere qui. <br/>'''Paride''': L'hai detto anche ieri notte... <br/>'''Elena''': Ieri notte è stato uno sbaglio... <br/>'''Paride''': E la notte prima... <br/>'''Elena''': Ho fatto molti sbagli in questi giorni.
 
*'''Paride''' {{NDR|mostrando una collana ad Elena e mettendogliela al collo}}: Ho una cosa per te. Conchiglie dal Mare di Proponte. <br/>'''Elena''': Bellissime... ma non posso portarle, Menelao ci ucciderebbe. <br/>'''Paride''': Non avere paura di lui. <br/>'''Elena''': Non è di morire che ho paura. Ho paura di domani. Ho paura di vederti salpare sapendo che non tornerai più. Prima che tu arrivassi a Sparta io non esistevo. Mangiavo, passeggiavo, andavo a nuotare... ma non esistevo. <br/>'''Paride''': Non devi temere domani. Vieni con me. <br/>'''Elena''': Non giocare con me. Non giocare. <br/>'''Paride''': Se verrai non saremo mai al sicuro, gli uomini ci inseguiranno, e gli dei ci malediranno. Ma io ti amerò. Finché non bruceranno il mio corpo, io ti amerò.
 
*'''Paride''' {{NDR|nel viaggio da Sparta a Troia, con Elena nascosta nella stiva}}: Bella mattinata. Poseidone benedice il nostro viaggio. <br/>'''Ettore''': A volte gli dei ti benedicono la mattina e ti maledicono nel pomeriggio. <br/>'''Paride''': Mi vuoi bene, fratello? Mi proteggeresti da qualsiasi nemico? <br/>'''Ettore''': L'ultima volta che mi hai parlato così avevi dieci anni e avevi appena rubato il cavallo a nostro padre. Cos'hai fatto adesso? <br/>'''Paride''': Devo mostrarti una cosa. [...] <br/>'''Ettore''' {{NDR|a un marinaio della sua nave, dopo che Paride gli ha mostrato Elena nascosta nella stiva}}: Inverti la rotta, torniamo a Sparta! <br/>'''Marinaio''' {{NDR|alla ciurma}}: Invertire la rotta! <br/>'''Paride''': Aspetta, aspetta... <br/>'''Ettore''': Sciagurato! <br/>'''Paride''': Ascoltami! <br/>'''Ettore''' {{NDR|spingendo il fratello}}: Lo sai che cosa hai fatto?? Lo sai quanti anni nostro padre ha lavorato alla pace?? <br/>'''Paride''' {{NDR|riferito ad Elena}}: Io la amo. <br/>'''Ettore''': Dahh... è tutto un gioco per te vero? Te ne vai di città in città a sedurre mogli di mercanti e sacerdotesse di templi e credi di sapere qualcosa dell'amore. Ma non pensi all'amore per tuo padre? Lo hai calpestato portando lei sulla nave! {{NDR|colpendolo}} Non pensi all'amore per la patria?? La faresti bruciare per quella donna! Non ti lascerò scatenare una guerra per lei! <br/>'''Paride''': Posso parlare? Quello che dici è vero, ti ho fatto torto, ho fatto torto a nostro padre... se vuoi riportare Elena a Sparta fallo pure... ma io andrò con lei. <br/>'''Ettore''': A Sparta? Ti uccideranno! <br/>'''Paride''': Allora morirò combattendo! <br/>'''Ettore''': Ah, e a te queso sembra eroico, vero? Morire combattendo... dimmi fratellino: hai mai ucciso un uomo? <br/>'''Paride''': No. <br/>'''Ettore''': Hai mai visto un uomo morire? <br/>'''Paride''': No. <br/>'''Ettore''': Io ne ho uccisi molti, e li ho sentiti morire, e li ho visti morire, e non c'è niente di glorioso, niente di poetico; dici che vuoi morire per amore, ma tu della morte non sai niente, e non sai niente nemmeno dell'amore! <br/>'''Paride''': Ad ogni modo, io andrò con lei. Non ti chiedo di fare la guerra per me. <br/>'''Ettore''': Lo hai già fatto. {{NDR|al marinaio di prima}} A troia!
 
*'''Menelao''' {{NDR|al fratello Agamennone, dal quale si è recato per ricevere supporto contro Troia, parlando di Elena}}: Io la rivoglio! <br/>'''Agamennone''': Ma certo che la rivuoi! È una bellissima donna! <br/>'''Menelao''': La rivoglio solo per poterla uccidere con le mie mani! E non avrò pace finché Troia non sarà rasa al suolo! <br/>'''Agamennone''': Credevo volessi la pace con Troia... <br/>'''Menelao''': Dovevo darti retta! <br/>'''Agamennone''': La [[pace e guerra|pace]] è per le donne e per i deboli. Gli imperi si forgiano con la [[pace e guerra|guerra]]. <br/>'''Menelao''': Io sono sempre stato al tuo fianco, con i tuoi nemici. Tu sei il maggiore, a te va la gloria, sta nell'ordine delle cose. Ma mi sono mai lagnato, fratello? Ti ho mai chiesto qualcosa? <br/>'''Agamennone''': No, mai. Sei un uomo d'onore. <br/>'''Menelao''': Farai la guerra con me, fratello? {{NDR|Agamennone gli porge la mano in cenno d'assenso e i due si abbracciano}}