Giuseppe Berto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 67:
*''Takrouna, 2 maggio 1943''. Oltre agli escrementi e alle mosche, così strettamente collegati fra di loro, oltre ai pidocchi, un'altra cosa è estremamente fastidiosa: l'[[aereo da ricognizione|aereo ricognitore]]. Se ne va sulla nostra testa dalla mattina alla sera, alto e tranquillo, e volteggiando ogni tanto brilla brevemente nel sole. Non è sempre lo stesso, si capisce, ma prima che uno se ne vada un altro sopraggiunge. Se mai per qualche istante potessimo dimenticare la nostra impotenza, quel maledetto aereo sta semre li a rammentarla. (pp. 208-209)
*Andai avanti a tuffi, da un sporgenza del canalone all'altra, con migliaia di schegge che mi sibilavano sopra la testa, sempre aspettandomi la granata che, infilando la fessura nell'[[uadi]], mi avrebbe fatto a pezzi. Invece il colpo mio non arrivava, e io continuavo ad andare avanti, avvicinandomi allo sbocco del canalone, dove mi avrebbero senza dubbio colpito, perché lì non ci sarebbe stato più riparo. (p. 216)
*Chi dice che i tedeschi abbiano già smesso di combattere e che noi italiani continuiamo solo per ottenere la [[resa]] con l'[[onore delle armi]]. Certo, l'onore delle armi sarebbe una bella cosa, ma a me dispiacerebbe morire per farlo avere a chi resta. (p. 218)
*Cerco di immgainarmi come avverrà la [[resa]]. Forse col battaglione inquadrato, e il comandante attenderà qualche ufficiale superiore a lui in grado e lo saluterà militarmente. Forse è così che deve avvenire una resa, in un modo dignitoso e solenne, benché il nemico non ci abbia voluto concedere l'[[onore delle armi]]. (p. 220)
 
==''Il male oscuro''==