Isabella Vincentini: differenze tra le versioni

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*''Fu l'inganno dei marinai a insinuare fessure | tra le nebbie degli occhi | rombanti onde vagabonde | brusio senza plaga | i pensieri non trovano letti | per risalire le foci | della sorgente suicida.'' (I mari, p. 16)
*''Empia d'incredulità | fuoricampo rinnegata | sgranai ogni misura del tuo rosario.'' (Riottoso esilio, p. 41)
*''Inverno d'arsura e di vento | vedi, salpano anime gemelle | aal largo battaglie di navi | – no, non era il nostro farci coraggio – | risveglierà la terra il muschio di gennaio | la tua sete che è acqua | giunge come gelo nelle ossa | (la sorte del soldato è ai dadi) | spezzare il pane fu abitudine d'un gesto | il ponte che univa si scioglie nel fossato | pietre scavate da mani nodose | vedi, pari, oggi siamo pari.'' (Ottativo, p. 52)
*''Quello | che non mi hai detto | è che la guarigione è solo | olocausto al dolore | lasciami l'ultima malattia | dolce compagnia di sventura | lasciami l'insania che mitiga | lo spasmo di chi non volle aiuto | e ora cerca salvezza | non più a qualunque prezzo | ma | finché non arrivi qualcosa | a tenermi viva.'' (Quale prezzo, p. 62)