Enrico Morselli: differenze tra le versioni

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*Lo [[Spiritismo]] odierno è l'insieme della dottrina (teoria, fatti e conseguenze) che crede nella sopravvivenza dell'anima o parte spirituale dell'uomo, nella sua evoluzione traverso i tempi e lo spazio, e nella possibilità che le anime dei defunti (gli "spiriti") abbiano mezzo di comunicare coi viventi. E il mezzo, ''"medium"'' secondo gli "spiritisti", sarebbe dato per lo più da persone eccezionalmente fornite di facoltà o "forze" speciali, cui si darebbe il nome di "medianiche" e, per astratto, di "{{sic|mediumnismo}}" o "medianità". (Tomo I, cap. I, p. 5)
 
*[...] mi contento di osservare che non è esatta la anglo-americana sinonimia fra spiritismo e [[spiritualismo]], come appare spropositata la pretesa del primo di accentuarsi filosoficamente e teologicamente quale "neo-spiritualismo".<br>Si può essere spiritualisti, ammettere cioè il dualismo della natura umana composta di spirito e materia, o anche il predominio e la preesistenza dello spirito sulla materia, senza essere con ciò "spiritisti". Moltissimi filosofi e tutti gli adepti delle grandi religioni, salvo qualcuna, sono convinti o credenti dello spiritualismo, ma non accettano con questo la dottrina o ipotesi spiritica. Ciò che caratterizza quest'ultima è la credenza precisa e determinata nell'intervento di "Entità" o "Intelligenze occulte" (per lo più i defunti) in certi fatti che avvengono alla presenza dei {{sic|medii}}, fra i quali sarebbe Eusapia {{sic|Paladino}}<ref>[[w:Eusapia Palladino|Eusapia Palladino]], o Paladino (1854 – 1918), spiritista e medium italiana.</ref>, e nella possibilità di loro comunicazioni e messaggi. (Tomo I, cap. I, p. 6)
 
*Lo spiritismo è un argomento irritante, scottante. Non se ne può discutere senza che le opinioni più contrarie si drizzino l'una in faccia all'altra e vengano in lotta, senza che gli animi dei {{sic|disserenti}} si scaldino, senza che la parola degli increduli diventi sarcastica od offensiva e quella dei credenti tremante per emozione e intollerante. A due amici che si vogliano bene e desiderino stare in pace fra loro, non si può dare altro consiglio che, avendo parere differente intorno allo spiritismo, non ne parlino mai. (Tomo I, cap. I, p. 8)