Luigi Rasi: differenze tra le versioni

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→‎Il libro degli aneddoti: Talma e la Vestris
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*In una scena di commedia italiana, Mezzettino ([[Angelo Costantini]]) entra in iscena, nascondendo qualcosa sotto il mantello.<br>– ''Che ci hai lì?'' – domanda [[Arlecchino]].<br>– ''Un pugnale'' – risponde Mezzettino.<br>Arlecchino cerca e scopre la bottiglia. Egli la beve, e la rende vuota a Mezzettino, dicendo solennemente:<br>– ''A te! Eccoti il fodero!'' (''Aneddoti varii'', p. 315)
 
*Al proposito de' dialoghetti più o meno comici recitati a bassa voce dagli attori, nel bel mezzo di una scena tragica o patetica, ecco l'aneddoto concernente l'apparizione di [[François-Joseph Talma|Talma]] in vero costume romano. La prima volta ch'egli apparve sul teatro, calzato del coturno antico, e le gambe e le braccia nude, si narra che la [[Madame Vestris|Vestris]], che era in iscena, lo squadrasse da capo a piedi stupefatta, poi fra lei e Talma si formasse il seguente dialogo alternato co' versi della tragedia.<br>– Ma voi avete le braccia nude... Talma!<br>– Le ho come le avevano i romani.<br>– Ma... Talma, voi non avete i calzoni!<br>– I romani non ne portavano.<br>– Porco!!!... (''Aneddoti varii'', p. 321)
 
*[[La Clairon]], si vede anche dal ritratto, era la più sprezzante e superba donna del mondo. Attori e autori eran trattati da lei nel modo più villano. [...]. Ma come accade sempre dei superbi, la Clairon, che non era la più istruita donna di questo mondo, dovette subire una profonda umiliazione da un uomo di stamperia alla presenza de' suoi colleghi...<br>La tragedia ''Idoménée'' era stata annunziata, alle prime rappresentazioni, con {{sic|un}} ''Y''.<br>La Clairon fece riunire i comici, e in loro presenza rimproverò al tipografo la sua ignoranza nel modo più brutale.<br>Il tipografo assicurò ch'egli s'era tenuto strettamente all'ortografia del socio di settimana.<br>– Ciò non può essere... – soggiunse la Clairon con alterezza. – Non è fra noi un artista il quale non sappia ''ortographer''.<br>– Scusi signora – interruppe il tipografo malignamente – Ma... una volta, non si diceva ''ortographier?''<br>Quadro finale!! (''Aneddoti varii'', pp. 321-323)