Edgar Allan Poe: differenze tra le versioni

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====Isabella Donfrancesco====
Anche la sorte più ostinatamente avversa deve, alla fine, cedere di fronte all'irriducibile coraggio della filosofia, come la più inespugnabile fortezza davanti alla vigilanza ininterrotta del nemico. Salmanassar, come si legge nelle sacre scritture, strinse per tre anni d'assedio Samaria, che infine cadde. Sardanapalo (vedi Diodoro), resistette per ben sette anni a Ninive, ma invano. Troia cadde allo spirare del secondo lustro; e Azoto, secondo quanto afferma Aristeo sul suo onore di gentiluomo, aprì infine le porte a Psammetico, dopo avergliele precluse per un quinto di secolo.<br>
{{NDR|E.A. Poe, ''XXXXXXXXXXXXXXXPerdita di fiato'', traduzione di Isabella Donfrancesco in "Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore", Newton Compton, 2010}}
 
====Renato Ferrari====
La più evidente mala sorte deve alla fine arrendersi all'instancabile coraggio della filosofia, come la più ostinata città si arrende all'incessante e vigile assedio di un nemico. Salmanasar, come troviamo nelle sacre scritture, stette tre anni davanti a Samaria; eppure essa cadde. Sardanapalo — si veda Diodoro — resistette sette anni a Ninive; ma invano. Troia finì sullo spirare del secondo lustro; e Azoth, come dichiara Aristeo sul proprio onore di gentiluomo, aprì alfine le sue porte a Psammetico dopo avergliele tenute chiuse per la quinta parte di un secolo...<br>