Hanif Kureishi: differenze tra le versioni

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'''Hanif Kureishi''' (1954 – vivente), drammaturgo e scrittore britannico di origine pakistana.
 
{{Int|1=Da ''La fabbrica delldello spirito''|2=''Internazionale'', n. 615, 4 novembre 2005.}}
*Ed è in questi termini che oggi vediamo la politica: il tentativo di escludere la possibilità di altre identità, di dire alle persone di colore diverso come devono essere. Così reagisce l’Europa. Il [[razzismo]] può assumere molte forme, e questa è una di quelle. Dal razzismo può nascere il predominio autoritario. Se cominciamo a dire alle persone chi pensiamo che dovrebbero essere, potremmo finire per costringerle a essere qualcosa che non vogliono. E questo tipo di coercizione è molto pericoloso. (p. 74)
*Quando ero piccolo non c’era solo il fastidio di essere considerato una curiosità del quartiere, dai compagni di scuola e dai loro genitori. Mi facevano strane domande: non mi chiedevano soltanto da dove venivo, ma anche da dove venivo in realtà e come ci si sentiva a essere meticcio. Volevano sapere da che parte stavo e se sapevo chi ero. L’unica risposta sensata era che avevo avuto un’idea abbastanza chiara su chi ero fino a quando loro non avevano cominciato a farmi quelle domande. Come se queste nuove identità miste fossero un problema mio e non riflettessero i dubbi e le insicurezze sociali delle persone che mi interrogavano. (p. 74)
*Se qualcuno ci sembra troppo strano o troppo diverso, è come se dimenticassimo che anche noi siamo estranei, anche a noi stessi. (p. 74)
 
==''Nell'intimità''==
===[[Incipit]]===
È la notte più triste, perché sto per andare via e non tornerò indietro.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
 
===Citazioni===
*È facile uccidersi senza [[morte|morire]].
*È finita. Ma forse la qualità di un [[amore]] non si misura dalla sua durata.
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*Non avevo mai significato molto per lei. Non ero stato un fallimento importante.
*Probabilmente non si smette mai di sentirsi bambini di [[Ottenne|otto anni]] davanti ai propri genitori.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==