Luigi Rasi: differenze tra le versioni

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→‎La caricatura e i comici italiani: altra su Enrico Sacchetti
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*Se il caricaturista del ''Guerin Meschino'' e di ''Ars et Labor'' {{NDR|Amero Cagnoni}} spinse il suo profondo acume nella satira della cosa, [[Enrico Sacchetti]] si diede tutto a quella dell'individuo. Egli ha voluto accoppiare le due qualità opposte di riproduttore fedele e di creatore, e vi è riuscito in modo mirabile. (p. 146)
 
*Enrico Sacchetti è uno de' più rapidi e più facili fabbricatori di caricature. Non gli è necessario lo studio sul vero dell'individuo: alcune fotografie gli sono sufficienti, e su quelle egli modella con una penetrazione psicologica, fisiologica, acuta, tutta sua, la caricatura, che riesce quasi sempre di una somiglianza perfetta, sempre una pregevole opera d'arte. Ma quando? Quando piace a lui: o meglio quando piace al bizzarro suo spirito. (p. 156)
 
*Nella sua caricatura l'alterazione dei segni caratteristici passa in seconda linea, diventa a volte un semplice accessorio, a volte anche non vi entra che di sfuggita. Ciò che regna di solito nella caricatura del [[Augusto Majani|{{sic|Maiani}}]] è l'allegoria, ossia il tratto caratteristico morale della persona caricaturata. La caricatura per la caricatura non ha valore per lui, o ne ha ben poco: perché abbia ragione di essere, deve dir qualche cosa, parlare alla mente di chi la osserva. (pp. 173-174)