Luigi Rasi: differenze tra le versioni

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→‎La caricatura e i comici italiani: l'arte della caricatura
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*Il primo posto del grottesco nel teatro italiano va dato senza dubbio a [[Jacques Callot|Giacomo Callot]], il quale, benché lorenese per nascita, può ben dirsi a rigore, checché ne pensi il Vachon, italianissimo per arte e per sentimento. (p. 25)
 
*Non mai, non mai nell'animo o nel cervello di chi l'osserva, la caricatura del [[Amero Cagnoni|Cagnoni]] lascia il più lieve segno di turbamento per la satira che accenni o a malvagità o a volgarità! Le sue deturpazioni sono la personificazione dell'ameno. Chi è mai arrivato, e potrà mai arrivare come lui alla semplificazione artistica del segno? (pp. 135-136)
 
*Nella sua caricatura l'alterazione dei segni caratteristici passa in seconda linea, diventa a volte un semplice accessorio, a volte anche non vi entra che di sfuggita. Ciò che regna di solito nella caricatura del [[Augusto Majani|{{sic|Maiani}}]] è l'allegoria, ossia il tratto caratteristico morale della persona caricaturata. La caricatura per la caricatura non ha valore per lui, o ne ha ben poco: perché abbia ragione di essere, deve dir qualche cosa, parlare alla mente di chi la osserva. (pp. 173-174)