Ralph Waldo Emerson: differenze tra le versioni

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*Quando gli [[occhio|occhi]] dicono una cosa e la bocca un'altra, l'uomo avveduto si fida del linguaggio dei primi.<ref name="multi">Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref>
*Se le [[stella|stelle]] apparissero una sola notte ogni mille anni, come gli uomini potrebbero credere e adorare, e serbare per molte generazioni la rimembranza della città di Dio?<ref>Da ''Nature'', cap. 1.</ref>
*Si dice che la visione che le [[Uomo e natura|persone]] hanno della [[Uomo e natura|natura]] determini tutte le loro istituzioni.<ref>Da ''English Traits''; citato in Tuttle, p. 160.</ref>
*Sono debitore di una magnifica giornata verso la [[Bhagavadgītā|Bhagavad-gita]]. È stato come se un impero ci avesse parlato, niente di piccolo o indegno, ma qualcosa di grande, sereno, consistente, la voce di un'antica intelligenza che in un'altra epoca e clima aveva meditato e quindi risolte le stesse domande che noi ci poniamo.
:''I owed a magnificent day to the Bhagavad-Gita. It was as if an empire spoke to us, nothing small or unworthy, but large, serene, consistent, the voice of an old intelligence which in another age and climate had pondered and thus disposed of the same questions which exercise us.''<ref>Citato in T. C. Galav, ''Philosophy of Hinduism – An Introduction'', Universal Science-Religion. p 65; citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q4 A Tribute to Hinduism]''.</ref>