Alfredo Melani: differenze tra le versioni

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→‎{{sic|Scoltura}} italiana: la scultura dopo Michelangelo
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*[...] dopo Michelangelo la {{sic|scoltura}}, per dir come dicono tutti, si [[Barocco|imbarocchisce]], cioè non cerca più il bello, ma il bizzarro, lo stravagante: – i muscoli delle figure si gonfiano, i manti onde sono vestite si avvolgono, si ripiegano goffamente; la personalità soverchia s'impone alla riproduzione del vero. (cap. VIII, p. 160)
 
*Se parlando di oreficeria del periodo artistico fra Michelangelo e Canova s'impone il Cellini, discorrendo d'intaglio del legno s'impone alla mente [[Andrea Brustolon]] di Belluno le cui cornici a fogliami arricciati e ornati di putti ridenti sono esempi di gusto singolare e libero e di difficoltà tecniche superate con disinvoltura ammirabile. Ma in questo tempo {{NDR|il Seicento}} le difficoltà materiali non {{sic|faceano}} indietreggiar gli esecutori; il marmo allora si lavorava come se fosse stato legno e il legno si accartocciava in mille guise come se fosse stato carta. (cap. VIII, p. 181)
 
==''L'arte di distinguere gli stili''==