Michelangelo Buonarroti: differenze tra le versioni

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*Michelangelo ci appare come il più vivace suscitatore di quelli che il [[Bernard Berenson|Berenson]] chiamava i ''valori tattili''; vale a dire la facoltà di suscitare con mezzi pittorici il piacere psichico che, per azione atavica, ci è stato trasmesso dall'esperienza tattile del mondo fisico. ([[Matteo Marangoni]])
*Michelangelo epistolare corre seri pericoli nella sua reputazione; per fortuna sua è Michelangelo. ([[Edilio Rusconi]])
*Michelangelo, forza suprema, energia multipla, inestinguibile. Si elevò qualche protesta contro l'erettore della cupola di S. Pietro, quasi avesse profanato il titolo d'architetto; Michelangelo reazionario, nel nome della libertà, suscitatore di ispirazioni nuove, consola invece il periodo finale del rinascimento. Un «contaminato», il padre dei contaminati, secondo l'''Jus'' dei parrucconi i quali {{sic|sobbillano}} chi non specula sopra i timidi e non glorifica il plagio. E, Michelangelo, esaurito il programma brunelleschiano e bramantesco, emanava la sua legge da cui sorse la scuola che da lui ha nome, la quale non s'infrena al romanismo e rompe la tradizione con un sistema non ancor tentato. ([[Alfredo Melani]])
*Poeta difficilissimo, ma di una difficoltà chiarissima: illuminata a giorno dalla luce del raziocinio e dell'intelletto. ([[Paola Mastrocola]])
*{{NDR|Sull<nowiki>'</nowiki>''Epistolario''}} Siamo qui innanzi a una forte e povera nuda anima, sentiamo la dolente persona della sua carne travagliata, nella sua miseria quotidiana. Della sua gloria non è qui riflesso bagliore: non effusioni grandiose e non promesse e sogni di quelle che eran pure le grandi opere che man mano andava lavorando, non pose di sdegno e d'alterezza in contatto con i miserabili eventi di tutti i giorni. Della grande sua naturale ricchezza fantastica l'ossuto lavoratore disdegna far mostra scrivendo d'interessi famigliari e di pratiche faccende a parenti e conoscenti. Si sente un cuore di muscolo che batte, una mano laboriosa che trema. Nella lor sobrietà son queste lettere documenti d'una dura onesta vita. Abbiamo innanzi l'uomo in tutta la sua asciuttezza rude e con le sue angosce austere, quale egli visse fra le fatiche diuturne e le preoccupazioni di famiglia; abbiamo la testimonianza viva della semplice domestichezza fra gli uomini d'un immortale. ([[Tommaso Parodi]])