Papa Pio X: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Papa Pio X: lettera a Theodor Herzl
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*Chi si ribella all'autorità della [[Chiesa cattolica|Chiesa]], sotto l'ingiusto pretesto che essa invade i termini dello Stato, impone dei termini alla verità. La Chiesa domina il mondo perché è la sposa di Gesù Cristo. Avendo tutto in comune con lui, ricca dei suoi beni, depositaria della verità, essa sola può rivendicare dai popoli la venerazione e l'amore. (da un discorso rivolto a pellegrini francesi nel 1909; citato in [[Luigi Salvatorelli]], ''La Chiesa e il mondo'', Editrice «Faro», Roma, 1948, cap. XVIII, pp. 131-132)
*{{NDR|In risposta alla domanda del Cardinale decano Luigi Oreglia di Santo Stefano sul nuovo nome pontificale}} Confidente nei suffragi dei santi Pontefici che hanno onorato il nome di Pio con le loro virtù e che hanno difeso la Chiesa con forza e docilità, scelgo di chiamarmi Pio X.
*:''Confiant dans les suffrages des saints Pontifes qui ont honoré le nom de Pie par leurs vertus et qui ont défendu l'Église avec force et avec douceur, je veux être appelé Pie X.''<ref>Testimonianza del cardinale François-Désiré Mathieu. Citato in Cristina Siccardi, ''San Pio X. {{small|Vita del papa che ha ordinato e riformato la Chiesa}}'', San Paolo Edizioni, Milano, 2014, p. 42. ISBN 978-88-215-9276-8</ref>
*Darei in Olocausto questa mia povera vita per impedire lo strazio di tante giovinezze, di tanti figli miei.<ref name="2014_06_radiospada">Citato in [https://www.radiospada.org/2014/06/rabbino-capo-di-roma-conferma-bergoglio-ha-capovolto-pio-x/ ''Rabbino Capo di Roma conferma: Bergoglio ha capovolto S. Pio X''], ''Radiospada'', 3 giugno 2014</ref>
*Ecco la più grande santa {{NDR|[[Teresa di Lisieux]]}} dei tempi moderni (citato in AA.VV., ''Teresa di Lisieux. Genio e santità.'' Edizioni del Teresianum, Roma, 1996)
*Fin dai primordi del nostro Pontificato rivolgemmo la massima cura all'istruzione religiosa del popolo cristiano e in particolare dei fanciulli, persuasi che gran parte dei mali che affliggono la Chiesa provengono dall'ignoranza della sua dottrina e delle sue leggi. I nemici di essa le condannano bestemmiando ciò che ignorano, e molti de' suoi figli, mal conoscendole, vivono come se tali non fossero. Perciò insistemmo spesso sulla somma necessità dell'insegnamento catechistico, e lo promuovemmo da per tutto, secondo il nostro potere, sia con le Lettere Encicliche Acerbo nimis e con le disposizioni riguardanti i catechismi nelle parrocchie, sia con le approvazioni e con gli incoraggiamenti ai congressi catechistici e alle scuole di Religione, sia con l'introdurre qui in Roma il testo del Catechismo usato da tempo in alcune grandi provincie ecclesiastiche d'Italia. (Lettera al Card. Pietro Respighi, dal Vaticano, 18 ottobre 1912)
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*{{NDR|La Santa Messa è}} il sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo, che sotto le ''apparenze'' del pane e del vino si offre dal Sacerdote a Dio sull'altare, in ''memoria e rinnovamento'' del Sacrificio della Croce. Recarsi all'altare per la celebrazione della santa Messa è come recarsi al monte Calvario: lassù, il sacrificio fu un atto cruento di adorazione e di redenzione dell’umanità; qui, sull'altare, il sacrificio è incruento, cioè senza spargimento di sangue, ma di eguale valore salvifico. (commentata da [[Giovanni Paolo II]])<ref>Citato da [[Giovanni Paolo II]], [https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1989/february/documents/hf_jp-ii_spe_19890204_pre-seminario-s-pio-x.html/ ''Discorso agli alunni del pre-seminario "San Pio X"''], 4 febbraio 1989, Roma, su ''vatican.va'', a cura della [[w:it:Libreria Editrice Vaticana|Libreria Editrice Vaticana]]. URL archiviato l'[http://archive.ph/wip/tqXSd/ 8 ottobre 2015] e liberamente interpretato dal [[w:it:Catechismo di san Pio X|Catechismo di san Pio X]] ai [https://www.maranatha.it/catpiox/08page.htm/ nn. 654. 606 e 526].</ref>
*La Dottrina cattolica ci insegna che il primo dovere della carità non consiste nella tolleranza delle convinzioni erronee, per quanto sincere esse siano, né nella indifferenza teorica o pratica per l'errore o per il vizio in cui vediamo immersi i nostri fratelli, ma nello zelo per il loro miglioramento intellettuale e morale, non meno che per il loro benessere materiale. Questa stessa dottrina cattolica ci insegna pure che la sorgente dell'amore per il prossimo si trova nell'amore di Dio, padre comune e comune fine di tutta l'umana famiglia, e nell'amore di Gesù Cristo, di cui siamo le membra al punto che consolare un infelice equivale a far bene a Gesù Cristo stesso. Ogni altro amore è illusione o sentimento sterile e passeggero. (Lettera di San Pio X agli Arcivescovi e ai Vescovi francesi, Notre charge apostolique, Roma, 25 agosto 1910)
*{{NDR|Lettera a Theodor Herzl}} Non riusciremo ad impedire agli [[Ebraismo|ebrei]] di andare a [[Gerusalemme]] ma non potremo mai favorirlo. [...] Certo che preghiamo per loro, perché il loro spirito veda la luce. Proprio oggi la Chiesa celebra la festa dei non credenti che si sono convertiti in qualche modo miracoloso, come sulla strada di Damasco. Quindi se [[Theodor Herzl|lei]] intende andare in [[Palestina]] a stabilirvi il suo popolo, saremo pronti con chiese e sacerdoti a battezzarvi tutti.<ref name="2014_06_radiospada" />
*Restaurare ogni cosa in Cristo. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/754#c1996|722]])
:''Instaurare omnia in Christo''.