Alfredo Melani: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 10:
*[...] l'arco, la {{sic|vòlta}}, la cupola costituiscono l'[[architettura romana]], lo stile romano, cioè lo stile imperiale di Roma, l'Urbe nel periodo del suo dominio, il dominio romano che paralizza ogni sogno che dovesse tramutarsi in realtà. (seconda parte, cap. III, p. 164)
 
*Eccellenti mattoni, eccellente cemento, eccellente manualanza, ottimi costruttori: questo il trionfo tecnico dell'architettura romana, all'apogèo che segna il vero stile romano e questo il segreto della sua esistenza. Vastità e sontuosità, ordini architettonici sovrapposti, l'arco, la vòlta e la cupola sviluppatissime: questo il trionfo estetico della nostra architettura, del nostro stile, influenzato dall'Etruria, dalla Grecia, dallo stile ellenico e ellenistico, audace e gagliardo, imponente e fastoso. Il genio italico diè ad esso il suo tono, diè il suo accento che riassume e glorifica: riassume le architetture anteriori di cui l'architettura romana è, infatti, la sintesi e il téma finale. Dopo, il Medioevo: – contando poco, architettonicamente, lo stile paleo-cristiano. (seconda parte, cap. III, pp. 165-166)
(seconda parte, cap. III, pp. 165-166)
 
*Stile della ricchezza, della maestà pomposa, il [[barocco]]; e stile dell'amabilità elegante il [[Rococò|{{sic|roccoccò}}]], il {{sic|Secento}} e il Settecento. Essi non vantano un organismo statico proprio come il greco o il gotico, e prolungano il rinascimento {{sic|cuoprendolo}} di curve, spezzando le cornici, tagliando i frontoni in una gioia di linee irrefrenabile e dilagano, stimolando, la libera fantasia. Stile decorativo, il barocco e il roccoccò, intende a meravigliare, a sbalordire. (quarta parte, cap. II, p. 481)