Christiane Klapisch-Zuber: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Christiane Klapisch-Zuber==
==''La donna e la famiglia''==
*Al limite del nostro periodo, verso il secolo XI, lo schema tripartito che domina le concezioni della società cristiana non accorda nessun posto specifico alle donne. Gerarchizza «ordini» o «condizioni» – cavalieri, chierici, contadini – ma questa piramide, in cui coloro che pregano e quelli che combattono o amministrano la giustizia gareggiano per la conquista del primo posto, non prevede una «condizione femminile».
*Prima di essere contadina, castellana o santa, «la donna» è stata caratterizzata in base al suo corpo, al suo sesso, alle sue relazioni coi gruppi familiari. Che si tratti di spose, di vedove o di vergini, la personalità giuridica e l'etica quotidiana è stata tratteggiata nel rapporto on un uomo o con un gruppo di uomini.<ref>Da ''La donna e la famiglia'', in ''L'uomo medievale'', 1987, p. 321.</ref>▼
*Tuttavia gli uomini del Medioevo a lungo hanno concepito «la donna» come una categoria; ma solo tardi hanno fatto intervenire distinzioni sociali e attività professionali per conferire delle sfumature ai modelli di comportamento che le proponevano.
▲*Prima di essere contadina, castellana o santa, «la donna» è stata caratterizzata in base al suo corpo, al suo sesso, alle sue relazioni coi gruppi familiari. Che si tratti di spose, di vedove o di vergini, la personalità giuridica e l'etica quotidiana è stata tratteggiata nel rapporto on un uomo o con un gruppo di uomini.
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*Christiane Klapisch-Zuber, ''La donna e la famiglia'', in ''L'uomo medievale'', a cura di [[Jacques Le Goff]], Editori Laterza, Roma-Bari, 1987. ISBN 88-420-2947-5
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