Albert Einstein: differenze tra le versioni

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ortografia
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*La musica di [[Mozart]] è così pura e bella che la considero un riflesso della bellezza interna dell'universo stesso.
:''Mozarts Musik ist so rein und schön, dass ich sie als die innere Schönheit des Universums selbst ansehe.''<ref group="fonte">{{de}} Citato in Armin Hermann, ''Albert Einstein'', Piper, München 1994; citato in Alice Calaprice, ''Einstein sagt'', Piper-Verlag, München, Zürich, 1996, p. 225. ISBN 3-492-03935-9</ref>
*La parola Dio per me non è nulla se non l'espressione di un prodotto della debolezza umana, la [[Bibbia]] una collezione di onorevoli, ma pur sempre puramente primitive, leggende che sono comunque piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, per quanto sottile, può per me cambiare questo fatto. Per me la [[ebraismo|religione ebraica]], così come tutte lale altre [[religione|religioni]], è una incarnazione delle più infantili superstizioni.
:''The word God is for me nothing more than the expression and product of human weakness, the Bible a collection of honorable, but still purely primitive, legends which are nevertheless pretty childish. No interpretation, no matter how subtle, can change this for me. For me the Jewish religion like all other religions is an incarnation of the most childish superstition.''<ref group="fonte">{{en}} Da una lettera a Erik Gutkind, 3 gennaio 1954; riportata su ''[http://www.lettersofnote.com/2009/10/word-god-is-product-of-human-weakness.html Lettersofnote.com]''.</ref>
*Quando mi domando come mai sia stato proprio io ad elaborare la teoria della relatività, la risposta sembra essere legata a questa particolare circostanza: un normale adulto non si preoccupa dei problemi dello spaziotempo, tutte le considerazioni possibili in merito alla questione sono già state fatte nella prima infanzia, secondo la sua opinione. Io, al contrario, mi sono sviluppato così lentamente che ho cominciato a interrogarmi sullo spazio e sul tempo solo dopo essere cresciuto e di conseguenza ho studiato il problema più a fondo di quanto un normale bambino avrebbe fatto.