Libri delle Cronache: differenze tra le versioni

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*Salomone cominciò a costruire il tempio del Signore in Gerusalemme sul monte [[Moriah|Moria]] dove il Signore era apparso a Davide suo padre, nel luogo preparato da Davide sull'aia di Ornan il Gebuseo. (II, 3, 1; 1974)
*Il Signore apparve di notte a Salomone e gli disse: "Ho ascoltato la tua preghiera; mi sono scelto questo luogo come casa di sacrificio. Se chiuderò il cielo e non ci sarà più pioggia, se comanderò alle cavallette di divorare la campagna e se invierò la peste in mezzo al mio popolo, se il mio popolo, sul quale è stato invocato il mio nome, si umilierà, pregherà e ricercherà il mio volto, perdonerò il suo peccato e risanerò il suo paese. Ora i miei occhi sono aperti e i miei orecchi attenti alla preghiera fatta in questo luogo. Ora io mi sono scelto e ho santificato questo tempio perché la mia presenza vi resti sempre; e lì saranno sempre i miei occhi e il mio cuore". (II, 7, 12 – 16; 1974)
*In quel tempo il veggente Canàni si presentò ad [[Asa di Giuda|Asa]] re di Giuda e gli disse: "Poiché ti sei appoggiato al re di Aram e non al Signore tuo Dio, l'esercito del re di Aram è sfuggito al tuo potere. Etiopi e Libi non costituivano forse un grande esercito, con numerosissimi carri e cavalli? Poiché ti appoggiasti al Signore, egli non li consegnò forse in tuo potere? Difatti il Signore con gli occhi scruta tutta la terra per mostrare la sua potenza a favore di chi si comporta con lui con cuore sincero. Tu in ciò hai agito da stolto; per questo d'ora in poi avrai guerre". Asa si sdegnò contro il veggente e lo mise in prigione, essendo adirato con lui per tali parole. In quel tempo Asa oppresse anche parte del popolo. (II, 16, 7 – 910; 1974)
*Il veggente{{NDR|A [[Ieu (profeta)|IeuGiosafat]], [...]che dissesi aera alleato con [[Giosafat|GiòsafatAcab]]:}} "Si doveva forse recare aiuto a un empio? Potevi dunque amare coloro che odiano il Signore? Per questo lo sdegno del Signore è contro di te. Tuttavia in te si sono trovate cose buone, perché hai bruciato i pali sacri nella regione e hai rivolto il tuo cuore alla ricerca di Dio". ([[Ieu (profeta)|Ieu]]: II, 19, 2 – 3; 1974)
*Egli {{NDR|GiòsafatGiosafat}} stabilì [[Giudice|giudici]] nella regione, in tutte le fortezze di Giuda, città per città. Ai giudici egli raccomandò: "Guardate a quello che fate, perché non giudicate per gli uomini, ma per il Signore, il quale sarà con voi quando pronunzierete la sentenza. Ora il timore del Signore sia con voi; nell'agire badate che nel Signore nostro Dio non c'è nessuna iniquità; egli non ha preferenze personali né accetta doni". (II, 19, 5 – 7; 1974)
*Anche in Gerusalemme Giòsafat costituì alcuni leviti, sacerdoti e capifamiglia di Israele, per dirimere le questioni degli abitanti di Gerusalemme. Egli comandò loro: "Voi agirete nel timore del Signore, con fedeltà e con cuore integro. Su ogni causa che vi verrà presentata da parte dei vostri fratelli che abitano nelle loro città – si tratti di omicidio o di una questione che riguarda la legge o un comando, gli statuti o i decreti – istruiteli in modo che non si rendano colpevoli davanti al Signore e il suo sdegno non si riversi su di voi e sui vostri fratelli. Agite così e non diventerete colpevoli. Ecco Amaria sommo sacerdote vi guiderà in ogni questione religiosa, mentre Zebadia figlio di Ismaele, capo della casa di Giuda, vi guiderà in ogni questione che riguarda il re; in qualità di scribi sono a vostra disposizioni i leviti. Coraggio, mettetevi al lavoro. Il Signore sarà con il buono". (II, 19, 8 – 11; 1974)
*Signore, Dio dei nostri padri, non sei forse tu il Dio che è in cielo? Tu domini su tutti i regni dei popoli. Nelle tue mani sono la forza e la potenza; nessuno può opporsi a te. Non hai scacciato tu, nostro Dio, gli abitanti di questa regione di fronte al tuo popolo Israele e non hai consegnato il paese per sempre alla discendenza del tuo amico Abramo? Gli Israeliti lo hanno abitato e vi hanno costruito un santuario al tuo nome dicendo: Se ci piomberà addosso una sciagura, una spada punitrice, una peste o una carestia, noi ci presenteremo a te in questo tempio, poiché il tuo nome è in questo tempio, e grideremo a te dalla nostra sciagura e tu ci ascolterai e ci aiuterai. Ora, ecco gli Ammoniti, i Moabiti e quelli delle montagne di Seir, nelle cui terre non hai permesso agli Israeliti di entrare, quando venivano dal paese d'Egitto, e perciò si sono tenuti lontani da quelli e non li hanno distrutti, ecco, ora ci ricompensano venendoci a scacciare dalla eredità che tu hai acquistata per noi. Dio nostro, non ci vorrai rendere giustizia nei loro riguardi, poiché noi non abbiamo la forza di opporci a una moltitudine così grande piombataci addosso? Non sappiamo che cosa fare; perciò i nostri occhi sono rivolti a te. ([[Giosafat]]: II, 20, 6 – 12; 1974)