Una pura formalità: differenze tra le versioni

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*'''Onoff''': ''Stava lì vicino all'armadio, quando l'auto della signora Donneras entrò nel cortile. La cameriera si precipitò a tenerle la porta aperta. La salutò, poi corse davanti a lei. La signora salì lentamente lo scalone ad arco. Era bellissima. Dalla tasca della lunga gonna tirò fuori un pezzo di pesce cotto, e cominciò a mangiarlo. Mangiava guardando davanti a sé, senza vedere niente. Quando la signora arrivò, egli si scostò dall'armadio e avanzò verso di lei, ma la signora non lo guardò e gli passò accanto, ad un centimetro, come non fosse esistito.''<br>'''Commissario''': ''Un pezzo di aringa nella tasca della gonna.'' Questi sono ''I gradini. '' Il momento in cui la signora Donneras lo vuole lasciare. È metà del libro.
*'''Commissario''': Il discorso del principe Cosimo prima di mettere giù le maioliche.<br>'''Onoff''': ''È per questa ragione che vi ho seguito fin qui, e che questo parco è popolato di uomini inginocchiati e didanzatori caduti…''<br>'''Commissario''': ''…e di danzatori caduti. Ed è perciò che agli angoli degli affreschi, agli angoli dei muri si vedono…''<br>'''Onoff''': ''…figure accovacciate che defecano nell'ombra.'' È esatto?
*'''Commissario''': Ma come, come, come, come non ho potuto riconoscerla? Eppure la sua faccia l'avrò vista mille volte <br>'''Onoff''': Ma sa, le foto, la televisione, deformano tutto. Nascondono i volti invece di mostrarlomostrarli.
*'''Commissario''': Lei crede in Dio? In fondo è lui il sommo scrittore. Se avesse dovuto tenere conto di quanti mediocri si sarebbero appropriati delle sue opere, avrebbe dovuto rinunciare a troppe cose, non crede?<br>'''Onoff''': Non è difficile credere in Dio. A me è accaduto centinaia di volte, ma in molte occasioni confesso di aver provato vergogna per lui. Sarebbe stato un eccellente scrittore, se si fosse limitato a descrivere i paesaggi.