Varvàra Dolgorouki: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni: wikilink e ordine alfabetico
Riga 21:
*Viaggiando all'estero, spesso [[Aleksandr Sergeevič Dolgorukov|mio padre]] prendeva un letto per mia madre, ma noi si viaggiava in seconda, proprio per la nostra educazione. Ricordo anche che, per la stessa ragione, a Parigi, scesi al raffinato Hôtel Vendôme, mio padre mi portava apposta in ristoranti a buon mercato, che appena allora cominciavano a sorgere. Dovevo imparare e comprendere che la vita può esser vissuta molto dimessamente. Contrariamente ad affermazioni inesatte stampate sui miei genitori, devo dichiarare che nella loro casa mai vi fu eccesso di pompa, come cosacchi in alta o altra qualsiasi uniforme; né altri lussi assolutamente fantastici. (p. 89)
*Belle [[steppa|steppe]] della Piccola Russia! Il cielo d'estate, con quelle specialissime nuvole bianche, in forma di rotoli o di riccioli. Spesso un salice mezzo spezzato, cresciuto accanto a un vecchio ponte di legno, dava grazia al paesaggio. Profilo verde scuro di boschi remoti. Qua e là, bestiame al pascolo. Uccelli spiccavano il volo all'avvicinarsi dell'uomo, a volte il lontano ritornello di una canzone giungeva all'orecchio in uno sbuffo di vento: una canzone cantata da donne al lavoro nei campi lontani, solitamente in costumi che sebbene vecchi e indossati solo al lavoro, erano leggiadri e ricchi di colore. (pp. 98-99)
*[[Kiev]], la culla della Russia, così pittorescamente situata sull'alta sponda del fiume Dnieper, nel quale [...] il granduca o piuttosto il principe Vladìmir, nipote della "più saggia di tutte le donne", la principessa Olga, battezzò il suo popolo nel 989. (pp. 109-110)
*[[Hermann Gmeiner|Gmeiner]], un ufficiale austriaco perdutosi di notte nella neve in territorio russo, bussò alla porta di una capanna nel bosco e fu fatto entrare da una vecchia che era in casa con un bambino di sette anni. Poco dopo, un soldato russo irruppe nella capanna, armato di fucile, e il bambino si mise a urlare e cercò di afferrare il fucile per impedirgli di sparare. Quei pochi secondo diedero a Gmeiner il tempo di mettersi in salvo attraverso un'altra porta. Ormai al sicuro, egli fece sull'istante il voto di organizzare qualcosa per i piccoli, ignoti orfani di tutto il mondo, in ricordo del coraggioso e caro bambino che gli aveva salvato la vita. A seguito di quel voto furono erette da lui nel mondo intero le «Case S.O.S.» per i bambini. (p. 109)
*[[Kiev]], la culla della Russia, così pittorescamente situata sull'alta sponda del fiume [[Dnepr|Dnieper]], nel quale [...] il granduca o piuttosto il principe Vladìmir, nipote della "più saggia di tutte le donne", la principessa Olga, battezzò il suo popolo nel 989. (pp. 109-110)
*Il primo ministro [[Pëtr Arkad'evič Stolypin|Stolypin]], che dava la schiena all'orchestra, era stato colpito al ventre e prima di cadere tra le braccia del suo vicino, ebbe ancora la forza di rivolgersi verso l'imperatore e benedirlo da lontano con il segno della croce. (p. 112)
*{{NDR|Sull'assassinio di [[Pëtr Arkad'evič Stolypin|Stolypin]]}} L'orribile delitto fu commesso dal rivoluzionario Bagroff che, recitando la parte di informatore della polizia, si era presentato quella sera al teatro in abito da sera e aveva chiesto con urgenza di essere fatto entrare, asserendo di avere qualcosa di estrema importanza da comunicare al capo della polizia. Una volta dentro, e portatagli una lettera, era abilmente scivolato in platea e, avvicinato Stolypin, gli aveva sparato a bruciapelo. Oggi è noto che il giorno precedente egli aveva fatto colazione con [[Lev Trockij|Trotzky]]! (pp. 112-113)