==Greci==
*''I monti [[Olimpo]] e [[Monte Ossa|Kìssavo]] contendono tra loro, | chi dei due farà piovere o scendere la neve. | Manda la pioggia il kìssavoKìssavo e la neve l'Olimpo; | si volge allora il Kìssavo verso l'Olimpo e dice: | "Tu che i Turchi calpestano, non devi biasimarmi. | Io sono il monte Kìssavo, a Làrissa famoso, | caro agli ''agà''<ref name=high>Alti dignitari della corte ottomana. {{cfr}} ''I canti popolari dei ribelli greci'', in ''Poesia'', n. 102, nota 1, p. 71.</ref>di Làrissa, a tutti gli Albanesi". | Si volge verso il Kìssavo l'Olimpo e gli risponde: | "O Kìssavo vergognati, schiavo degli Albanesi, | calpestato dai Turchi e dagli ''agà''<ref name=high/>di Làrissa, | io sono il vecchio Olimpo, celebre in tutto il mondo, | ho sessantadue cime, quaranta monasteri, | su ogni dosso una chiesa, su ogni vetta una fonte | e in inverno i ''kléftes''<ref>Miliziani greci che, riuniti in bande, lottavano contro i dominatori ottomani. {{cfr}}[[w:Clefti|voce su ''Wikipedia'']].</ref>stanno nei miei rifugi. | Ma quando in primavera si schiudono le gemme, | essi allora riempiono in gran numero i monti | e i prigionieri affollano i loro nascondigli."''<ref>Da ''I canti popolari dei ribelli greci'', a cura di Francesco Maspero, traduzione di Francesco Maspero. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 71.</ref>
===In ''Domenico Tumiati, Una primavera in Grecia.''===
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