Adolfo Venturi (storico dell'arte): differenze tra le versioni

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====''La scultura del Cinquecento''====
*L'intensità di vita delle figure nel primitivo Presepe {{NDR|della chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina}} si ritrova in un capolavoro del Nolano: il ''Crocefisso ligneo'' nella chiesa di Santa Maria la Nuova, opera più tarda, prossima alla pala d'altare di Monteoliveto, e cioè al gruppo di sculture ove [[Giovanni da Nola]] inclina ai modi toscani del Santacroce<ref>Girolamo Santacroce (1502 – 1537), scultore, architetto e medaglista.</ref>. Anche qui i tratti del volto son marcati da realistica crudezza: la bocca febbrile e amara, l'occhio sbarrato d'angoscia nell'ombra dell'orbita, le sopracciglia tese sino allo spasimo, tutto partecipa all'espressione d'atroce agonia, persino il nodo del drappo che si torce a gotica fiamma. Ma in questo capolavoro Giovanni da Nola ha raggiunto un grado di raffinatezza toscana mai altrove raggiunto, e una bruciante sensibilità nel render lo strappo dei tendini tesi di braccia e dita, lo scriccolìo delle costole nel corpo di nervosa eleganza brunelleschiana. (vol. X, parte I, p. 722)
 
====''L'architettura del Cinquecento''====