Guido Ceronetti: differenze tra le versioni

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→‎Albergo Italia: Per l'edizione 1985, abbiamo p. 193. Lascio provvisoriamente un link. veda lei stesso, lei stesso veda, col link si dirami, dirima, redima.
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*{{NDR|Sui [[Genova|genovesi]]}} [...] gente rara e composta, vagabondi che non ne hanno l'aria [...] (''Italsider è bello'', p. 50)
*{{NDR|Su [[Mario Sironi]]}} Il carattere magnificamente aristocratico ne fa il meno [[Sigmund Freud|freudiano]] degli artisti dell'epoca freudiana. L'onirico, il regresso infantile ripugnano al virile mondo sironiano. Il freudismo è in un ordine di pensiero volgare, livellatore: chi è nobile lo respinge d'istinto. Così il [[marxismo]]: aristocratico e marxista sono come il [[Ugo Foscolo|Foscolo]] e l'upupa. (p. 84)
*[[Hitler]] non fu un patriota come non fu uno statista: fu un capo religioso di una setta di assassini. Creò un labile impero del male e non ricostruì una patria; dal 1945 non c’è più una patria tedesca, continuano ad esserci dei naufraghi, tra l’Oder e il Reno, di cui però non so niente. So che l’Italia non è una patria. (p. 192193 [https://books.google.it/books?hl=it&id=_KMcAQAAIAAJ&dq=Hitler+non+fu+un+patriota+come+non+fu+uno+statista%3A+fu+un+capo+religioso+di+una+setta+di+assassini.+Cre%C3%B2+un+labile+impero+del+male+e+non+ricostru%C3%AC+una+patria%3B+dal+1945+non+c%E2%80%99%C3%A8+pi%C3%B9+una+patria+tedesca&focus=searchwithinvolume&q=Oder])
*Se non c'è una Patria, nazione e suolo, unità e legge dipendono dal caso. L’Italia profonda è una creazione del Medioevo, che disfaceva le patrie e unificava il mondo nel segno della croce come un treno ospedale. La cosa più idiota del Risorgimento è stato di credere che la più storica delle città d’occidente, eccola lì nel entro della penisola, fosse anche la più indicata per essere la capitale italiana, il motore della Nuova Storia; madornale e colpevole idiozia. Pigliando Roma, avremmo dovuto smettere subito ogni illusione di patria. D’altra parte Napoli, Palermo Bari cosa c’entravano? La Questione Meridionale in termini spirituali, è: come integrare quelle terre abitate in una patria? Figuriamoci se una capitale inesistente come Roma (solo pus ecclesiastico raffreddato) poteva fornire una risposta. A poco a poco il potere sia quello alla luce del sole (si fa per dire) che quello, apertamente sanguinario, del sottosuolo, si è quasi del tutto meridionalizzato: addio patria, solo un mare di funzioni, di disfunzioni, di funzionari e di criminali. L’idea fissa di questi convitati non sembra essere l’unità e la difesa della patria. (p. 193)