Da Storia nasce Storia: differenze tra le versioni

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*Domenica sera su Raitre, in quella curiosa trasmissione-psicodramma che si intitola ''Da storia nasce storia'' l'attrice napoletana Rosalia Maggio ha raccontato di quando le venne la tentazione di prostituirsi, vent'anni fa. Non guadagnava una lira. Aveva due figlie da mantenere. Non è una storia che avrebbe interessato Balzac? Non è una storia che avrebbe ispirato de Sica? ([[Beniamino Placido]])
*Il programma di Ottavio Rosati mi sembra una faccenda complicata però lo psicodramma funziona in TV perché parla della vita della gente. ([[Angelo Guglielmi]])
*La confessione di [[Rosalia Maggio|Rosalia]] incrementa prodigiosamente gli ascolti di Raitre di domenica 10 novembre 1991. Un grande successo, ma, come sempre accade con i grandi successi, anche il fiorire di dubbi accanto all'ammirazione. Dubbi, certo, non sulla recitazione appassionata di [[Rosalia Maggio]], ma sulla sua sincerità, ovvero sulla veridicità del non fatto confessato. Del resto, qualche dubbio aveva sfiorato anche [[Ottavio Rosati]], nel corso della realizzazione dello [[psicodramma]]. Così aveva provocato l'eterna guagliona, rinfacciandole il miracolo drammaturgico contemplato in Filumena Marturano {{NDR|La commedia di [[Eduardo De Filippo|Eduardo De Filippo]]}} in cui [[Titina De Filippo]] nei panni dell'ex prostituta risulta salvata e allontanata dalla tentazione dell'aborto, grazie alla Madonna delle Rose, venerata nell'edicola votiva di un vicolo di Napoli. La risposta di Rosalia all'amico era stata, però, veemente: ''Ma che me fotte a me di Filumena Marturano?'' [...] Quando affida ai microfoni questa confessione, Rosalia ha settant'anni, ma si sente guagliona come sempre. ''Mia sorella ha avuto una grande sventura, quella di essere bella. È una vera fregatura, perché in vecchiaia non ti rassegni. Io ho lasciato il teatro al momento giusto. Lei vorrebbe insistere e fa male...'' sentenzia l'ultraottantenne [[Pupella Maggio]] nel suo affascinante libro ''Poca luce in tanto spazio'' (Grassetti editore, 1995). ([[Oreste del Buono]])
*Ma che dire, da un punto di vista strettamente televisivo, del programma di Rosati? Certo gli argomenti, e il modo stesso di rappresentarli, possono turbare, spaventare, persino urtare lo spettatore, insomma indurlo a cambiare immediatamente canale. Ma, superato il primo momento di imbarazzo, la trasmissione emana tutto il suo irresistibile fascino. «''Da storia nasce storia''» rappresenta indubbiamente una grande sfida alla televisione dominante. ([[Dario Buzzolan]])
*Ottavio Rosati con la sua faccia da Actors Studio esercita per la prima volta psicoterapia di gruppo (globale), dove il gruppo è da intendersi come Audience... fa con queste storie esemplari edite e inedite un piccolo miracolo di fiducia nei media che oggi sarebbe impossibile nella nuova tv sempre più vecchia; stravolge le regole del "Villaggio globale" e ci chiama protagonisti uno per uno, sicuro che l'esperienza darà i suoi frutti. ([[Maurizio Porro]])