Lawrence Wright: differenze tra le versioni

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*Hubbard era stato fortemente influenzato dagli scritti di [[Alfred Korzybski]], filosofo polacco naturalizzato statunitense, ideatore della teoria della semantica generale. [...] Korzybski sosteneva che le parole non sono le cose che descrivono, proprio come una mappa non è il territorio che rappresenta. Il linguaggio modella il pensiero, creando abitudini mentali che, preservando delle illusioni, possono ostacolare l'equilibrio psichico. Korzybski sosteneva che si poteva porre rimedio ai disturbi emotivi, ai disordini dell'apprendimento e a molte malattie psicosomatiche – inclusi i problemi cardiaci, le malattie della pelle, le turbe sessuali, le emicranie, l'alcolismo, l'artrite e persino le carie dentali – mediante un training semantico, proprio come avrebbe affermato Hubbard. [...] Da questa conoscenza di seconda mano, Hubbard intuì la necessità di creare un vocabolario speciale che gli permettesse di definire concetti vecchi in modo nuovo (l'anima, per esempio, diventa un [[thetan]]), di inventare neologismi come «inturbolato» (confuso) e «hatting» (addestramento), di usare parole e frasi in maniera insolita, per esempio trasformando aggettivi e verbi in sostantivi, o viceversa («un aperto», «uno statico», «thinkingness»), oltre a ricorrere a una tale pletora di acronimi da far concorrenza al Pentagono. Tutto questo avrebbe finito con l'intrappolare i suoi seguaci in un labirinto semantico autoreferenziale. (pp. 83-84)
*La teoria di Hubbard è che la mente si componga di due parti. La mente analitica, o conscia, è il centro della consapevolezza, il deposito di tutte le percezioni passate. Nulla va perduto nella sua banca dati. Ogni odore, modello o suono collegato alle esperienze vissute è presente e può essere recuperato integralmente. Questa è la mente che osserva, pensa e risolve i problemi, la mente razionale e consapevole di se stessa.<br>L'altra parte è la [[mente reattiva]], fonte unica degli incubi, delle insicurezze e delle paure irrazionali, la quale non pensa ed è ricettacolo di emozioni dolorose e distruttive, registrate persino quando il soggetto dorme, è privo di sensi o si trova ancora nel ventre materno. (p. 84)
*{{NDR|Su ''Dianetics: la scienza moderna della salute mentale''}} Il libro comparve in un momento in cui ancora si sentivano i contraccolpi del conflitto. Dietro l'euforia della vittoria si celava un immenso trauma. Le certezze religiose erano profondamente scosse dallo sviluppo di bombe così potenti da ridurre la civiltà, se non la vita stessa, a una posta in gioco nella partita della Guerra Fredda. Perdita, lutto e disperazione erano dissimulati dallo stoicismo dell'epoca, ma i pazienti ricoverati negli ospedali psichiatrici stavano già per superare qualunque altra tipologia di ammalati. La psicoanalisi, in quanto scienza importata dall'Europa – e fondamentalmente ebraica –, era vista con sospetto in gran parte dell'America: una terapia che portava via molto tempo, incredibilmente dispendiosa. Hubbard prometteva, «in meno di venti ore di lavoro», risultati «superiori a quelli prodotti da anni di psicoanalisi».<br>La pratica della psichiatria, nel frattempo, era entrata in un periodo di sperimentazione brutale, caratterizzata dal ricorso diffuso alle lobotomie e all'elettroshock. La prospettiva di consultare uno psichiatra era accompagnata da un giustificato senso di timore, cosa che potrebbe aver contribuito alla decisione dello stesso Hubbard di non dare seguito alla iniziale richiesta di trattamento psichiatrico. La comparsa di un manuale fai da te che dichiarava di svelare i segreti della mente umana e di produrre risultati garantiti, gratis per di più, non poteva non attrarre un grande pubblico. (p. 87)
*L'idea che si potessero recuperare i ricordi precoci, e addirittura quelli prenatali, era centrale nella teoria di Hubbard. Ogni engram radicato nella mente reattiva ha i suoi precedenti; l'obiettivo della terapia di Dianetics è snidare il «base-base», l'insulto originario che ha inizialmente generato l'engram. Anche Freud aveva postulato che i traumi dell'infanzia si manifestassero più avanti nella vita attraverso i sintomi dell'isteria o della nevrosi. (pp. 89-90)
*Per Hubbard, [...] i traumi precoci, compresi quelli prenatali, erano reali. Egli credeva che il feto registrasse non solo particolari dei rapporti sessuali avuti dai genitori nel corso della gravidanza, ma anche ogni parola pronunciata durante l'atto. Tali registrazioni possono essere riattivate in età adulta se si è esposti a un modo di parlare simile, così da risvegliare l'ansia provata dal feto, per esempio durante un rapporto sessuale violento. Ciò potrebbe condurre all'«aberrazione», che per Hubbard comprende tutte le psicosi, le nevrosi, le compulsioni e ogni altra deviazione dal comportamento razionale. (pp. 90-91)
*{{NDR|Su [[Mary Sue Hubbard]]}} La terza moglie di Hubbard era intelligente e posata, una compagna discreta. Era così esile ed evanescente da passare facilmente inosservata, ma le sue maniere meridionali e l'accento texano nascondevano un carattere duro e determinato. A differenza di [[Sara Northrup Hollister|Sara]] o Polly, Mary Sue era una vera credente, una naturale tutrice dell'ordine. Uno dei funzionari di Hubbard la descrisse come «pragmatica, fredda, astuta, calcolatrice, efficiente e ostinatamente fedele». Aveva severi occhi azzurri, un naso affilato e prominente e un singolare sorriso asimmetrico che le scopriva gli incisivi irregolari e leggermente accavallati. (p. 110)
 
==Bibliografia==