Utente:Chiyako92/Sandbox: differenze tra le versioni

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==Citazioni dei BTS==
* Avevo molta paura quando ho debuttato, perché pensavo che avremmo fallito. Ero preoccupato che la gente mi odiasse. Ne parlavamo tra di noi e dicevamo "Ehi, cosa dovremmo fare? Che cosa dovremmo fare stavolta? Gli piaceremo se facessimo così? Penso che lo detesterebbero". Parlavamo di cose come queste. Le porteremo con noi. Non voglio dimenticare quei ricordi perché sono stati una parte di noi. È una parte di noi del passato, ma non voglio dimenticarla. Soffriremo e avremo difficoltà anche in futuro. Ma sono completamente consapevole che tutte queste persone {{NDR|indicando il pubblico}} si fidano di noi e ci vogliono bene. Per questo non siamo addolorati quando fa male, afflitti quando è deprimente, e spaventati quando fa paura. L'ultima cosa che voglio dirvi riguarda le lettere che riceviamo ogni tanto. Ci dite "È grandioso che stiate avendo successo, ma la mia vita è in pausa", "Abbiamo iniziato insieme, ma voi state andando troppo lontano", "Mi sento molto felice, ma anche a disagio". L'ho menzionato perché anche noi non confidavamo in noi stessi. Non pensavamo di potercela fare. Non pensavamo di cavarcela bene. [...] Quindi una cosa che voglio dire è che all'inizio eravamo tutti molto incasinati. L'abbiamo superata. Se nei sogni o nelle vite di tutti voi che ci avete notati, se la nostra esistenza, la nostra musica, le nostre esibizioni, le nostre foto o video portassero il vostro dolore da 100 a 99, 98 o 97, per noi è più che sufficiente. (RM al pubblico, dal discorsoconcerto finale[https://www.vlive.tv/video/48494 al2017 GocheokBTS SkyLive DomeTrilogy diEpilogue SeulIII delThe Wings Tour The Final], V Live, 10 dicembre 2017)
* In coreano, la parola 'futuro' è composta da due parti. La prima parte significa 'non' e la seconda parte significa 'venire'. In tal senso, 'futuro' significa qualcosa che non verrà. Questo per dire: il futuro è adesso, e il nostro presente siamo noi che viviamo il nostro futuro. (RM, dall'intervista a ''Billboard'', 17 febbraio 2018, citato in ''BTS Speaks Out In Seoul: The K-Pop Megastars Get Candid About Representing a New Generation''<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/news/bts/8099577/bts-interview-billboard-cover-story-2018|titolo=''BTS Speaks Out In Seoul: The K-Pop Megastars Get Candid About Representing a New Generation''|data=15 febbraio 2018|editore=Billboard|autore=E. Alex Jung|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180215154738/https://www.billboard.com/articles/news/bts/8099577/bts-interview-billboard-cover-story-2018|dataarchivio=15 febbraio 2018|lingua=en}}</ref>)
** ''In Korean, the word 'future' is made up of two parts. The first part means 'not,' and the second means 'to come.' In that sense, 'future' means something that will not come. This is to say: The future is now, and our now is us living our future.''
*Il mio nome è Kim Nam-joon, anche noto come RM, leader del gruppo dei BTS. [...] Lo scorso [[novembre]], i BTS hanno lanciato la campagna ''Love Myself'' con l'UNICEF, costruita sulla nostra convinzione che il vero [[amore]] inizi in primo luogo dall'amare me stesso. [...] E vorrei cominciare parlando di me. Sono nato a Ilsan, una città vicino a Seul, Corea del Sud. È un posto davvero bello con un lago, colline, e anche un festival annuale dei fiori. Lì ho trascorso un'infanzia molto felice, ed ero solo un ragazzo ordinario. Avevo l'abitudine di guardare il cielo notturno e stupirmi, e fare i [[Speranza|sogni]] dei ragazzi. Ero solito immaginare che fossi un [[supereroe]] che poteva salvare il mondo. E nel brano introduttivo di uno dei nostri primi album, c'è un verso che dice: "Il mio cuore si fermò quando avevo forse nove o dieci anni". Ripensandoci, penso sia stato allora che ho iniziato a preoccuparmi di quello che gli altri pensavano di me e a vedermi attraverso i loro occhi. Smisi di guardare il cielo notturno, le stelle. Smisi di sognare ad occhi aperti. Invece, cercai semplicemente di incastrarmi negli stampi che le altre persone avevano creato. Presto, iniziai a zittire la mia voce e ad ascoltare quelle degli altri. Nessuno chiamava il mio nome, e nemmeno io lo facevo. Il mio cuore si fermò, e i miei occhi si chiusero. Così, in questo modo, io, noi... perdemmo tutti i nostri nomi. Diventammo come fantasmi. Ma avevo un santuario, ed era la [[musica]]. C'era una vocina dentro di me che diceva "Svegliati, amico, e ascoltati". Ma mi ci volle molto tempo per sentire la musica chiamare il mio vero nome. Anche dopo aver deciso di entrare nei BTS, ci furono molti ostacoli. Alcuni potrebbero non crederci, ma la maggior parte della gente pensava fossimo senza speranza. E a volte volevo solo rinunciare. Ma penso di essere stato molto fortunato a non aver lasciato perdere tutto. E sono sicuro che io, e noi, continueremo ad inciampare e cadere così. [...] E magari ieri ho commesso un errore, ma il me stesso di ieri sono comunque io. Oggi, sono quello che sono con tutte le mie mancanze e i miei sbagli. Domani, potrei essere un pochino più saggio, e anche quello sarò io. Queste mancanze e questi errori sono ciò che sono io, compongono le stelle più luminose nella costellazione della mia vita. Sono arrivato ad amare me stesso per chi sono, per chi ero, e per chi spero di diventare. Vorrei dire un'ultima cosa. Dopo aver pubblicato i nostri album ''Love Yourself'' e lanciato la campagna ''Love Myself'', abbiamo iniziato a sentire storie eccezionali dai nostri fan di tutto il mondo, su come il nostro messaggio li avesse aiutati a superare le difficoltà della vita e ad iniziare ad amare se stessi. Quelle storie ci ricordano costantemente la nostra responsabilità. Quindi, facciamo tutti un altro passo. Abbiamo imparato ad amare noi stessi, quindi adesso vi esorto a prendere la parola. Vorrei chiedere a tutti voi: "Come vi chiamate? Cosa vi eccita e vi fa battere il cuore? Raccontatemi la vostra storia. Voglio ascoltare la vostra voce, e voglio sentire la vostra opinione. Non importa chi siate, da dove veniate, il colore della vostra pelle, la vostra identità di genere, prendete la parola e basta. Trovate il vostro nome e trovate la vostra voce esprimendovi". Io sono Kim Nam-joon e anche RM dei BTS. Sono un idol, e sono un artista da una piccola città della Corea. Come la maggior parte delle persone, nella mia vita ho commesso tantissimi errori. Ho molte mancanze, e ho molte più [[Paura|paure]], ma ho intenzione di abbracciarmi più forte che posso, e sto iniziando ad amarmi gradualmente, poco a poco. Come vi chiamate? Prendete la parola. (RM, dal discorso alle Nazioni Unite del 24 settembre 2018<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=ZhJ-LAQ6e_Y|lingua=en|titolo=''The full speech that RM of BTS gave at the United Nations''|editore=Washington Post}}. Per completezza si riporta anche il testo del discorso così come preparato prima dell'enunciazione davanti all'assemblea: {{cita web|lingua=en|url=https://www.unicef.org/press-releases/we-have-learned-love-ourselves-so-now-i-urge-you-speak-yourself|titolo=''"We have learned to love ourselves, so now I urge you to 'speak yourself.'”''|data=24 settembre 2018|editore=UNICEF}}</ref>)
*Grazie al ''Love Yourself Tour'' sto imparando a volermi bene. Prima non avevo idea di come farlo. Ma l'ho imparato da voi, dai vostri occhi, dal vostro affetto, dai vostri tweet, dalle vostre lettere e da tutto il resto. Mi avete insegnato e mi avete spinto a volermi bene. [...] Quindi vi dico una cosa. Usate me, vi prego. Usate i BTS per volervi bene. Perché voi mi avete insegnato a volermi bene. Ogni giorno. (RM al pubblico, dal discorso finale al Citi Field di New York del 6 ottobre 2018, ripreso in ''Bring the Soul: The Movie'')