Curzio Malaparte: differenze tra le versioni

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*La [[morale]] effeminata è la morale dei deboli. (da ''Mamma Marcia'', Vallecchi, 1959<ref>Citato in Silvia Contarini, [http://www.nazioneindiana.com/2013/08/10/litaliano-vero-e-lomosessuale-2/ ''L'italiano vero e l'omosessuale''], ''Nazione Indiana.com'', 10 agosto 2013.</ref>)
*La Rivoluzione d'ottobre {{NDR|rivoluzione fascista dell'ottobre 1922}} non può e non deve ripetere gli errori del [[Risorgimento]], finito in malo modo nel compromesso antirivoluzionario del Settanta, che preparò il ritorno al potere attraverso il liberalismo, la democrazia, il socialismo, di quegli elementi borbonici, granducali, austriacanti, papalini che avevano sempre combattuto e bestemmiato l'idea e gli eroi del Risorgimento. È necessario che il Fascismo prosegua senza esitazioni il suo fatale cammino rivoluzionario. (su ''L'Impero,'' 18 aprile 1923<ref>Citato in [[Paolo Mieli]], ''Tradimenti senza fine'', ''Corriere della Sera'', 11 gennaio 2017, pp. 34-35.</ref>)
*La sosta a Ulan Bator è stata breve, e già siamo di nuovo in volo attraverso il [[deserto del Gobi|deserto di Gobi]], corso dalle alte nuvole di sabbia purpurea, che l'implacabile vento della [[Mongolia]] solleva da ogni parte dell'orizzonte. Lo spettacolo è terribile e meraviglioso. Fin dove giunga lo sguardo, questo mare di sabbia quando rossa quando gialla quando viola si stende all'infinito, ora con lievi ondulazioni, ora con improvvisi tumulti di rocce nere, lucenti come rupi di ossidiana, ora placandosi in crateri immensi, bianchi di sale. Lunghe file di cammelli punteggiano di quando in quando il deserto: sono le carovane che dalla Mongolia vanno al Sinkiang, il Turkestan cinese, al Tibet, allo Shansi, alla [[Cina]] centrale, a [[Pechino|Pekino]]. Percorrono l'antica «via della seta», portano pelli grezze, pellicce, lana, tappeti preziosi.<br>È il deserto di Gobi che domina e regola il clima di gran parte dell'Asia continentale: la sua sabbia, portata dal vento, giunge fino a {{sic|Pekino}}, fino alle rive del [[Oceano Pacifico|Pacifico]], copre di una impalpabile coltre gialla le pianure della Cina settentrionale e centrale. Non v'è [[Grande muraglia|Grande Muraglia]] che possa impedire il passo alla sabbia del Gobi.<ref>Da ''Io in Russia e in Cina'', Vallecchi, Firenze. In M. L. Santoli e M. Stanghellini, ''I grandi libri. {{small|Antologia italiana per la scuola media con letture epiche}}'', vol. III, Zanichelli, Bologna, stampa 1971, pp. 324-325.</ref>
*Mi si biasimi pure, ma io sono un uomo e amo la [[guerra]]. Non ho l'ipocrisia di dire: "Non amo la guerra". Io l'amo, come ogni uomo ben nato, sano, coraggioso, forte, ama la guerra, come ogni uomo che non è contento degli uomini, né dei loro misfatti. (da ''Diario di uno straniero a Parigi'', Vallecchi, Firenze, 1966, p. 103)
*Non sarà mai ripetuto abbastanza che una cosa è l'Italia, altra cosa è lo Stato italiano, e che tanto è cosa meravigliosa l'Italia, quanto è misera cosa lo Stato italiano.<ref>Citato in ''Il Tempo'', 4 ottobre 1956.</ref>