Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche: differenze tra le versioni

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==Dialoghi==
 
*'''Phil''': Ok, tocca a me. Il più bel giorno... {{NDR|della sua vita}}<br/ >'''Ed''': Non è stato quando Arlene s'è rotta una gamba?<br/ >'''Phil''': No, no, il mio matrimonio.<br/ >'''Mitch''': Cosa?<br/ >'''Phil''': Sì, Ve lo ricordate? Matrimonio all'aperto. Arlene era quasi bella, forse aveva bevuto un filtro magico. Voi due non facevate che sorridere, e mio padre, in prima fila, mi fece l'occhiolino. Sul serio. Be', non è mai stato affettuoso, ma strizzò l'occhio. Ero il primo dei fratelli che si sposava e aveva un vero lavoro, e mi ricordo che pensai: "Sono cresciuto. Non sono più un... non sono più un bamboccio ormai, sono un uomo". Mi sentivo bene. Fu il più bel giorno della mia vita.'''Ed''': E il tuo giorno più brutto?<br/ >'''Phil''': Da allora tutti, nessuno escluso.
*'''Ed''': Qual è stato il giorno più bello della tua vita?<br/ >'''Phil''': Il giorno del mio matrimonio.<br/ >'''Ed''': E il più brutto?<br/ >'''Phil''': Da allora tutti, nessuno escluso.
*'''Ed''': Avevo quindici anni e mia madre e mio padre stavano litigando, perché lei lo aveva beccato con un'altra. Quella volta la tizia era venuta addirittura sotto casa a prenderlo. E finalmente capii che lui non tradiva solo mia madre, tradiva anche noi. Così gli parlai. Gli dissi: "Sei un cattivo padre. Non ti vogliamo bene. Ci sono io per mia madre e mia sorella, tu non ci servi più." Lui fece il gesto di colpirmi, ma io non mi mossi. Girò sui tacchi e se ne andò. Non c'ha più dato fastidio. Ma io mi occupai di mia madre e di mia sorella da quella sera. Fu il mio giorno più bello.<br/ >'''Phil''': E qual è stato il più brutto?<br/ >'''Ed''': Sempre quello.