Giorgio Manganelli: differenze tra le versioni

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*Attraverso le molte ore di colloquio, [[Gitta Sereny]] vuole capire e far capire chi è il comandante di un [[campo di sterminio]], confezionato per procedere alla abolizione di centinaia di migliaia di vite umane. La scoperta memorabile di questa indagine è che non c'è nulla da scoprire Herr [[Franz Stangl]] non è un mostro, né un assassino di vocazione, né un demente, né un ambizioso. Per dirla in breve è un bravo padre di famiglia. (p. 118)
*{{NDR|Su [[Franz Stangl]]}} Vuol bene alla moglie, è fedele, ha figlie che ama, riamato. È un uomo gentile, forse un po' troppo scrupoloso sul lavoro. Ha un certo decoro professionale. Gli è toccato un compito inconsueto, ma lo adempie con decenza. Somiglia a molte persone di gusti semplici che incontriamo ogni giorno. Caso mai, è migliore della media: più garbato. Non fa quel che fa per senso dello Stato, per amore della Germania, per la vittoria ariana. Non pensa per concetti, nemmeno generici. È un essere socievole: e tanto basta. (p. 118)
*Non mi stupisco che al [[Filippo Buonanno|Filippo Buonanni]], gesuita, secentesco, collaboratore di padre Kirker, palesemente discepolo stilistico di [[Daniello Bartoli]], le chiocciole siano tanto congeniali da dedicare ad esse una vita di paziente e squisita dottrina. (p. 147)
*Un'anima chiocciolosa quella del [[Filippo Buonanno|Buonanni]], un'intelligenza a spirale, golosa di enigmi, di elaborate invenzioni, di stravaganze matematiche, di giochi geometrici; dunque, invaghita delle chiocciole, animali taciturni, occulti, e insieme labirintici. (p. 147)
*Ama il [[Filippo Buonanno|Buonanni]] la piccolezza delle chiocciole, la loro misteriosa generazione – le credeva nate dalla materia inorganica – la struttura sapiente, e soprattutto il disegno, l'incantevole stravaganza delle linee tortili che definiscono uno degli oggetti vivi – come altrimenti chiamarli? – più estrosi della [[Creazione]]. (pp. 147-148)
*La [[La Settimana Enigmistica|«Settimana enigmistica»]] è una esplicita indicazione allegorica: un enigma che esce ogni settimana, è vile e distruttivo. (p. 279)
*In Inghilterra, dove [[Angus Wilson]] è considerato tra i pochissimi romanzieri importanti, lo si è definito spesso scrittore satirico, ironico narratore della società inglese del dopoguerra, che vede mescolati esemplari di assai lontane generazioni: uomini nuovi del ''welfare state'', e residui di una sconfitta aristocrazia, inetta ed eloquente. A me pare che Wilson abbia tentato un obiettivo assai più periglioso: una descrizione di società che della satira ha il disdegno ma non la buona coscienza; il rancore, senza la dignità ideologica; l'ironia ma non il distacco. È racconto insieme ilare e torvo; dignitoso e indiscreto; appunto, sgradevole. (p. 378)