Michele Anselmi: differenze tra le versioni

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*Hai voglia a sbizzarrirti sul tema della [[suocera|suocere]]. Basta fare un giretto su [[Wikiquote]], le citazioni caustiche abbondano: da «Non ho parlato con mia suocera per diciotto mesi: non volevo interromperla» (Ken Dodd) a «Sono appena tornato da un viaggio di piacere. Ho accompagnato mia suocera all'aeroporto» ([[Milton Berle]]). Evidentemente il genere tira.<ref>Da ''[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=270418 Il regista di Moretti fa un film per Canale 5]'', ''ilgiornale.it'', 20 giugno 2008.</ref>
*{{NDR|Su ''[[L'uomo che verrà]]''}} Volendo risalire a dei modelli estetici si potrebbe citare il cinema di Ermanno Olmi o Mario Brenta. Ma in realtà Diritti persegue una sua propria poetica nel restituire, utilizzando attori professionisti e gente presa sul posto, la dura vita di quelle contrade rurali, le arcaiche dinamiche familiari, la fatica del lavorare la terra. I mezzadria, il passaggio delle stagioni. [...] Colpisce, vedendo il film severo e toccante, al quale però non giova l'eccesso di musica, una certa pietas cristiana, che probabilmente deriva dal libro ''Le querce di Monte Sole'' scritto da monsignor Luciano Gherardi e scelto come spunto. ''L'uomo che verrà'' evocato dal titolo è certo il fratellino di Martina, ma anche, si direbbe, un novello Gesù bambino da sottrarre ai nuovi Erode. Un segno di speranza sui destini dell'umanità.<ref>Da ''Il Riformista'', 22 ottobre 2009; citato in [http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/l-uomo-che-verr-/52028/ ''L'uomo che verrà''], ''cinematografo.it''.</ref>
 
{{Int|Da ''[https://archivio.unita.news/assets/main/1997/12/04/page_009.pdf Un Bossi a stelle e strisce?]''|''L'Unità'', 4 dicembre 1997.}}
*{{NDR|Su ''[[La seconda guerra civile americana]]''}} Dai versi di Emma Lazarus che campeggiano sulla Statua della Libertà: «Venite a me, povere stanche masse, giunte qui a respirare la libertà, e che siete state respinte dai vostri Paesi». Bello e nobile: peccato che nel film di Joe Dante il famoso monumento cada in frantumi, ignominiosamente, minato da un commando di «leghisti» delusi dall'American Dream.
*L'ipotesi, allarmante anzichenò, è la seguente: che cosa succede se il paese più potente del mondo si ritrova sull'orlo di una guerra civile per lo spappolarsi progressivo del cemento - il melting pot - che lo fece grande? Ma la lezione che viene dal film, prodotto dalla tv via cavo Hbo e ora distribuito dalla Mikado, vale anche per la nostra sgangherata Italia, presa d’assalto dai curdi e dagli albanesi in fuga, corrosa dalle spinte secessioniste provenienti dalla Padania.
*Fa molto ridere ''La seconda guerra civile americana'', ma è un riso che sgomenta e fa riflettere, anche quando assume i tratti della farsa.
*Nel mettere in scena l'ingegnoso copione di Martyn Burke, il regista di Gremlins si diverte a beffeggiare i simboli-chiave della cultura americana, presidente incluso (scambia [[Theodore Roosevelt|Teddy Roosevelt]] con [[Franklin Delano Roosevelt]]), affidando il proprio punto di vista alle parole sagge del vecchio giornalista nero interpretato da James Earl Jones. È un'America isterica, stolida, pronta a sparare per aver confuso la parola «secessione» con «successione», quella descritta da Dante; e soprattutto un'America governata dagli indici d'ascolto: al punto che l'ultimatum lanciato dalla Casa Bianca scadrà dopo 67 ore e mezzo (non 72) per non privare i cittadini dell’ultima puntata della soap-opera di successo ''Figli, figli miei''.
 
==Note==