Italo Moscati: differenze tra le versioni

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*Senza forse, basandosi sulle sue parole, si può arrivare a dire che [[Fellini]] diventò regista per corteggiare e possedere i volti, le facce; e naturalmente i corpi. Li ha così amati da non volerli abbandonare e da affidare loro il compito di essere i suoi testimoni. [...] Spettatori. Una folla. Che cercava i suoi film e li cerca ancora. Mi piace immaginare che Fellini stia disegnando facce e sagome, come gli piaceva fare <ref>Da ''Federico Fellini - cent'anni: amori, film, marmi'', Castelvecchi, Roma, 2019</ref>
 
*{{NDR|Su 'Quattro'Generazioni decenni di playsd'amore'' di [[Ottavio Rosati]]}} Un canto d'amore sommesso e potente. Complimenti, tutto molto bello e curioso. Meglio sentirlo e dimenticarlo quando torna il coraggio di quel che sei stato e sei. [...] Uccidi la gattoparda: la principessa avvelenata verso il mondo, verso di te, colpisci presto, con un colpo netto, con decisione, definitivamente. <ref>Citato in ''[http://www.plays.it/ipod/scritti/francesco-marzano/660-recensioni-a-4-decenni-di-plays Recensioni a 4 decenni]'', ''Plays.it''.</ref>
*{{NDR|Su [[Sergio Leone]]}} Un talento che metteva insieme le emozioni dell'infanzia, gli occhi sgranati di un salgariano che vive nelle montagne, una sua capacità di vivere le emozioni [...] È un cinema violento? In realtà è un cinema poetico in cui anche la violenza, i personaggi sono trattati con quello humour, quella sensibilità che fa di Sergio Leone non un semplice regista ma un poeta.<ref>Dall'intervista ''C'era una volta Sergio Leone'' TV2000it, 28 aprile 2015.
[https://www.youtube.com/watch?v=0C84BMOpunM Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>