Mario Tobino: differenze tra le versioni

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Freddy84 (discussione | contributi)
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*Se l'uomo non si illudesse di essere un individuo ammirevole dovrebbe nel momento che è per afferrare una qualsiasi cosa rimanere sempre con la mano tremante, dubitosa, nel mezzo dell'aria e dire: La prendo o non la prendo? Faròbene oppure no? - e eternamente non farebbe mai nulla.
*Ci sono delle pagine che puzzano di vino, delle pagine dove c'è la sera, lenta; altre pagine sono notturne nelle quali i pipistrelli battono le ali.<br>Il figlio del farmacista cammina a notte alta tra erbe scomposte, a ciuffi lunghi e ispidi.<br>Si è che il figlio del farmacista da un pezzo beve, si ubriaca: la solitudine vi conduce.<br>Gli imbecilli hanno tutti lo stesso cappello, sia esso lungo o basso, nero o bianco, ogni loro cappello ha il senso dell'imbecillità.<br>Così ogni ubriacatura dà la pasta dell'uomo che la sostiene. Del resto con l'alcool si passano le ore, ci si diverte a contemplare la nostra natura, i ricordi, dai quali si possono trarre gli scopi, la conclusione del perché del nostro vivere; vengono fuori qualità e vizi che non si pensava avessero tali radici radicate.
*Le foglie guardano il sole, si rivolgono sicuramente a lui; esse non hanno pensieri che le fuorviino; ecco perchè la natura è così bella.
*L'Italia è bella, è fatta di uomini bizzarri e di eroi.