Hanif Kureishi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Hanif Kureishi==
*Ed è in questi termini che oggi vediamo la politica: il tentativo di escludere la possibilità di altre identità, di dire alle persone di colore diverso come devono essere. Così reagisce l’Europa. Il [[razzismo]] può assumere molte forme, e questa è una di quelle. Dal razzismo può nascere il predominio autoritario. Se cominciamo a dire alle persone chi pensiamo che dovrebbero essere, potremmo finire per costringerle a essere qualcosa che non vogliono. E questo tipo di coercizione è molto pericoloso.<ref>Da "La fabbrica dello spirito", ''Internazionale'', n° 615, 4 novembre 2005, p.74.</ref>
*Quando ero piccolo non c’era solo il fastidio di essere considerato una curiosità del quartiere, dai compagni di scuola e dai loro genitori. Mi facevano strane domande: non mi chiedevano soltanto da dove venivo, ma anche da dove venivo in realtà e come ci si sentiva a essere meticcio. Volevano sapere da che parte stavo e se sapevo chi ero. L’unica risposta sensata era che avevo avuto un’idea abbastanza chiara su chi ero fino a quando loro non avevano cominciato a farmi quelle domande. Come se queste nuove identità miste fossero un problema mio e non riflettessero i dubbi e le insicurezze sociali delle persone che mi interrogavano.<ref>Da "La fabbrica dello spirito", ''Internazionale'', n° 615, 4 novembre 2005, p.74.</ref>
*Se qualcuno ci sembra troppo strano o troppo diverso, è come se dimenticassimo che anche noi siamo estranei, anche a noi stessi. <ref>Da "La fabbrica dello spirito", ''Internazionale'', n° 615, 4 novembre 2005, p.74.</ref>