Mathieu-Richard-Auguste Henrion: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Giustiniano}} Aveva la barba rasa alla romana, pochi capelli, il capo coperto di una specie di berretto adorno di perle; il che teneva molta somiglianza colla tiara de' Persiani, di cui Giustiniano veniva rimproverato di imitare il lusso nel vestire. Egli dormiva e mangiava poco, nella quaresima non pigliava cibo che un giorno sì e l'altro no, e questo pure eran erbe stemperate nel sale e nell'aceto, e poche anch'esse, e non beveva che solo dell'acqua. Il giorno della sua incoronazione egli si spogliò di tutto il suo patrimonio, lo consumò ne' poveri e in altre buone opere, dimostrando in {{sic|tutte cose}} il maggior zelo per la religione. (vol. III, libro decimonono, p. 1)
 
*Non si può negare a [[Triboniano]] la maggior lode dal lato della scienza, ma la disonorava con una codarda avarizia, la quale il recava a pubblicare o sopprimere le leggi secondo gli interessi de' privati che il presentavano doni. (vol. III, libro decimonono, p. 2)
 
*L'eunuco [[Fozio]] {{NDR|di Costantinopoli}} [...] aveva ad un'ora e il più bello spirito e l'anima più malvagia del suo secolo, l'ingegno più vasto e più coltivato, il più solerte e il più artificioso; era illustre pe' suoi natali e per la parentela del casato cogli imperatori; era onorato delle due grandi cariche di primo {{sic|scudiere}} e primo segretario; possente per le sue ricchezze, pel suo credito e per l'abilità che aveva somma in formarsi de' partigiani, in rendere degni di plauso i suoi colpevoli disegni, in sorprendere perfino i buoni. La religione, che venne a lui sempre un giuoco da trastullarsene, doveva paventare ogni male da un empio di questa fatta, appena trovasse agevolezza o sostegno nella potestà politica e coattiva, siccome la sola, che potesse fare impressione sopra di lui. (vol. IV, libro ventesimosesto, p. 1)