Mathieu-Richard-Auguste Henrion: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Storia universale della Chiesa: Costantino Porfirogenete
Riga 10:
*L'imperatore Costantino indusse [[Simeone Metafraste]] a secondare il suo zelo per la manifestazione delle maraviglie, che Dio si piace a operare in pro della sua Chiesa e pel ministero de' suoi santi. Simeone, nato nell'882 da possente famiglia, d'ingegno felice, allevato con cura, adoperato negli affari di maggior momento e giunto alle prime cariche dell'impero, aveva tutto l'ingegno e l'attitudine che si voleva a rendere soda e insieme interessante la collezione delle vite dei santi, che egli prese a dare. Egli raccolse una copia grande di libri, di memorie ed anche di scritti originali. Ma lasciando stare il gusto del suo secolo, il quale non era quello della verità semplice e senza fioriture, egli aveva lo spirito rivolto per sua natura al maraviglioso. Trovando egli adunque troppa semplicità negli antichi monumenti, ne' primi atti de' martiri, negli originali della vita di molti santi, egli ne mutò, o per meglio dire ne falsò interamente lo stile, e {{sic|gli}} amplificò con enfasi; vi aggiunse molti fatti presi altrove, e per avventura inventati per un falso zelo; levò le cose che meno figuravano, ma che erano spesso essenziali, delle quali il suo spirito, più splendido certamente che non giudizioso, non sentiva punto l'importanza. (vol. IV, libro ventesimonono, p. 115)
 
*[[Costantino VII Porfirogenito|Costantino {{sic|Porfirogenete}}]] fece ogni studio di rimettere dappertutto in fiore tutte le scienze e tutte le arti, cadute quasi affatto per l'incuria de' suoi predecessori. [...]. Egli ristabilì le scuole, onorò perfino gli studenti delle sue larghezze e del suo favore; si intratteneva famigliarmente con loro, proponeva ad essi delle ricompense e li {{sic|convitava}} alla sua mensa. Egli medesimo si era {{sic|renduto}} cotanto valente nelle arti meccaniche, da correggere i migliori artefici. (vol. IV, libro ventesimonono, p. 116)
 
*Il re di Germania, [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]], che nella breve età di diciott'anni dava i primi sentori degli scandali che doveva dare in età più matura, voleva ripudiare la regina Berta, figliuola di Ottone, marchese d'Italia, e solennemente incoronata. Il libertinaggio era il solo motivo di questo principe, il quale rendeva perfino giustizia alla virtù della sua sposa, e non allegò sulle prime ragione alcuna di annullare il matrimonio. (vol. IV, libro trentesimosecondo, p. 215)