Caterina va in città: differenze tra le versioni

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*Lei è malato, mi fa pena! E il suo libro l'ho buttato in un cassonetto! [...] Lei è un mediocre, è un porco: quello che scrive è pornografia pura! ('''Margherita''') {{NDR|a Giancarlo mentre porta via Caterina da casa sua}}
*Ma non sono incazzato, un po' deluso, anzi...imbarazzato. Imbarazzato per loro. Dai su, ancora con quelle canzoni, il [[saluto romano]]...e la retorica dei "puri e duri". [...] Io sinceramente credevo che certi concetti fossero condivisi a livello di base. [...] Forse, forse certe cose non sono state spiegate abbastanza bene. C'è un problema di comunicazione, specialmente per le generazioni più giovani. [...] Cioè, è come se non fosse passato questo concetto fondamentale. E cioè che noi, gente esclusa per generazioni dalle logiche di palazzo, oggi abbiamo lo storico compito, la storica opportunità di guidare finalmente questo Paese. ('''Manlio Germano''')
*Non vorrei che anche lei, dottor Costanzo, se prestasse pure lei a questo gioco. [...] Non vorrei che in qualche misura, no? in qualche misura in questo Paese ci fosse solo a chi appartiene a certe conventicole! ('''Giancarlo''') {{NDR|durante la sua partecipazione al ''[[Maurizio Costanzo Show]]''}}
=== Dal diario di Caterina ===
* "Venerdì 9 settembre 2002. Oggi ci siamo trasferiti nella casa dei nonni di Roma che sono morti. Ho calcolato che dal cartello ''arrivederci'' a Montalto a quello di ''benvenuti'' a Roma sono esattamente 97 chilometri e 712 metri, che abbiamo percorso in un'ora e 45 minuti, compresa una sosta-pipì alla stazione di servizio Arrone ovest".