Mathieu-Richard-Auguste Henrion: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Mathieu-Richard-Auguste Henrion==
*QuestoNon papasi potrebbe negare, che S. {{NDR|[[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]]}} per le sue eminenti doti, inflessibilepe' coglisuoi orgogliosicostumi puri e refrattariveramente ecclesiastici, siper lasciaval'eccellenza toccaredelle dall'umiliazionesue virtù e dalin pentimento.particolare Egliper volevaun cheamore iestremo suoidel legatibene giudicasseronon secondofosse ildegno rigoredel deipapato. canoni,Allevato nella più regolare disciplina mamonastica egli temperavaaveva spessoun ledesiderio loroardente sentenze,di epurgar dopola fattaChiesa sentiredei lvizj ond'autoritàegli della padronevedeva brutta, e lase severitàavesse delavuto giudicea farla con tutt'altro principe che Enrico IV, mostravaegli talvoltaavrebbe unarisparmiato tenerezzaall'Europa lo spettacolo di padretante concedendoguerre, allale clemenzaquali tuttonon quellofecero cheforse eglialtro credevache nonaumentare dovessei offenderemali lache giustizia;voleva [...]guarire.<ref>Da ''[https://archive.org/details/bub_gb_7ioZR0eyCOsC/page/n2/mode/1up Storia universale della Chiesa]'', vol. IV, Tipografia della Minerva ticinese, Lugano, 1839, libro trentesimoterzo, p. 255232.</ref>
 
*Questo papa {{NDR|Gregorio VII}}, inflessibile cogli orgogliosi e refrattari, si lasciava toccare dall'umiliazione e dal pentimento. Egli voleva che i suoi legati giudicassero secondo il rigore dei canoni, ma egli temperava spesso le loro sentenze, e dopo fatta sentire l'autorità del padrone e la severità del giudice, mostrava talvolta una tenerezza di padre concedendo alla clemenza tutto quello che egli credeva non dovesse offendere la giustizia; [...].<ref>Da ''Storia universale della Chiesa'', vol. IV, Tipografia della Minerva ticinese, Lugano, 1839, libro trentesimoterzo, p. 255.</ref>
 
==Note==