Paolo Rumiz: differenze tra le versioni

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→‎La leggenda dei monti naviganti: Spazi. "Per questo sono ancora attaccato le carte" c'è certamente un errore, dovrebbe essere: alle carte
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*La Valtellina ha due formidabili guardiani, per chi la imbocca dal lago di Como. Da una parte, il forte secentesco di Fuentes coperto di vegetazione, solitario relitto del dominio spagnolo a Milano e ultimo cattolicissimo avamposto verso il mondo protestante dei Grigioni. Dall'altra, [[Walter Bonatti]], classe 1930, forse il più grande alpinista del mondo, che ha casa quassù.<br />Per costruirsi il suo rifugio, Bonatti si è spaccato letteralmente la schiena trasportando enormi massi di granito. (p. 115)
*[[Rossana Podestà]], una che – racconta lei stessa – ha fatto l'attrice per sbaglio, senza amare davvero quel mondo. Rossana, nata in Libia, esploratrice forse più inquieta dello stesso Bonatti. Una che da piccola scappava di casa per mangiare dalle donne dei Tuareg il cuscus impastato con la saliva. "Era buonissimo", ricorda con nostalgia, come pensando a una libertà perduta. (p. 116)
*Il popolo degli autogrill e dei telefonini è lontano dal territorio. Non conosco nessuna nazione che assista così passivamente alla morte dei luoghi. Lo si vede già dalla segnaletica, da come i cartelli dei paesi si mescolano a quelli degli ipermercati. Le frazioni, le alture, i ruscelli stanno perdendo il nome, ultimo presidio dell'identità. L'economia ha sostituito la geografia, le pagine gialle la carta geografica. (p. 136)
*Per questo sono ancora attaccato le carte: servono a impedire la cancellazione della memoria. Non basta un navigatore satellitare. I [[Luogo|luoghi]] vanno cercati, corteggiati, raggiunti con errori o digressioni, altrimenti escono dalla memoria. Un popolo senza senso della [[geografia]] è destinato a uscire dalla storia. (p. 313)
 
 
==[[Incipit]] di ''L'Italia in seconda classe''==