Pietro Colletta: differenze tra le versioni

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Giuseppe Buttà: citazioni su
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Perciò in sei lustri centomila napoletani perirono di varia morte, tutti per causa di pubblica
libertà o di amore d'[[Italia]]; e le altre italiche genti, oziose ed intere, serve a straniero impero, tacite o plaudenti, oltraggiano la miseria dei vinti; nel quale dispregio, ingiusto e codardo, sta scolpita la durevole loro servitù, insino a tanto che braccio altrui, quasi a malgrado, le sollevi da quella bassezza. Infausto presagio, che vorremmo fallace, ma discende dalle narrate istorie, e si farà manifesto agli avvenire; i quali ho fede che, imparando da' vizi nostri le contrarie virtù, concederanno al popolo napoletano (misero ed operoso, irrequieto, ma di meglio) qualche sospiro di pietà e qualche lode: sterile mercede che i presenti gli negano.
 
==Citazioni su Pietro Colletta==
*Lo storico Pietro Colletta è quello che più di tutti gli scrittori contemporanei si sforzò di denigrare e calunniare Ferdinando I. Egli schizzò, nella sua storia-libello, tutto quel veleno accumulato nel suo cuore in tanti anni che aveva congiurato contro i Borboni di Napoli, malgrado che costoro, per ben tre volte, l'avessero perdonato, reintegrandolo in quei gradi ed onori ottenuti dalla rivoluzione e da' re francesi. ([[Giuseppe Buttà]])
 
==Bibliografia==