Modernità: differenze tra le versioni

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Cris77 (discussione | contributi)
Aggiunto citazione di Mbacke Gadji
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*Fino a qualche tempo fa i conservatori erano quelli che volevano conservare lo ''status quo''. Ma improvvisamente lo ''status quo'' è entrato in movimento e scorre come un ''tapis roulant'' verso la modernità. Così anche i conservatori si muovono con esso. E i moderni veri sono costretti a essere antimodernisti. ([[Milan Kundera]])
*Io personalmente mi vergogno più del mio presente che del passato dei miei antenati, perché sono certo che il sistema che stiamo vivendo, di cui sono parte, non è così per mia volontà, quindi ho spesso un sentimento di impotenza. Se [[Modernità|moderno]] è rimuovere la storia e sviluppo è fare solo le cose che creano ricchezze, io mi astengo dalla creazione di una tale società. ([[Mbacke Gadji]])
*I romantici veneravano Dante, Shakespeare e Michelangelo, che insegnavano loro il sublime; i neoclassici Omero, la scultura antica e Raffaello, che li educavano alla possente calma e alla nobile semplicità; i moderni cercano i loro classici nei primi fumetti e nelle prime fotografie. Si potrebbe dissertare a lungo sulle ragioni ultime di queste preferenze, ma forse basterà dire che quelle espressioni sono le più congeniali all'esistenzialismo, all'intensità istantanea e fuggitiva. Oggi non si costruisce più coll'illusione d'una durata secolare; come gli etruschi di D. H. Lawrence ci si soddisfa dell'effimero, e dovremmo in questo trovare (come loro?) la felicità; la troviamo? ([[Mario Praz]])
*Il moderno invecchia. Il vecchio torna di moda. ([[Leo Longanesi]])
*Il programma della modernità si inceppa proprio in quella che è, sin dall'inizio, la sua idea portante: la capacità della ragione umana. ([[Sergio Lanza]])
*In realtà, non vediamo come la «vita sociale» nel significato prettamente profano inteso dai moderni, possa avere dei legami con la [[spiritualità]], a cui, al contrario, non apporta che impedimenti; essa ne aveva invece quando si integrava in una civiltà tradizionale, ma è precisamente lo spirito moderno che li ha distrutti, o che mira a distruggerli là ove essi ancora esistono; e quindi cosa mai ci si può attendere da uno «sviluppo» il cui tratto caratteristico è proprio di andare all'opposto di ogni spiritualità? ([[René Guenon]])
*Io personalmente mi vergogno più del mio presente che del passato dei miei antenati, perché sono certo che il sistema che stiamo vivendo, di cui sono parte, non è così per mia volontà, quindi ho spesso un sentimento di impotenza. Se [[Modernità|moderno]] è rimuovere la storia e sviluppo è fare solo le cose che creano ricchezze, io mi astengo dalla creazione di una tale società. ([[Mbacke Gadji]])
*La mentalità moderna, quindi, è tale da non poter sopportare alcun [[segreto]] e nemmeno delle riserve; cose del genere, poiché ne ignora le ragioni, le appaiono soltanto come «privilegi» istituiti a vantaggio di qualcuno, ed essa non può più soffrire alcuna superiorità; se si volesse tentare di spiegarle che i cosiddetti «privilegi» hanno un loro reale fondamento nella natura stessa degli esseri sarebbe fatica sprecata, poiché è proprio questo che il suo «egualitarismo» ostinatamente nega. ([[René Guenon]])
*La modernità, che a mio avviso si costituisce in un processo sostanzialmente unitario da Spinoza a Marx (passando per Kant e per Hegel), è invece caratterizzata da una consapevole ripresa del logos razionale e dialogico autosufficiente (non asservito cioè alla razionalizzazione della teologia monoteistica cristiana, ebraica e musulmana). ([[Costanzo Preve]])